Famiglia Cristiana a Silvio

Eloisa Palomba

“Neanche fossimo in Angola”: Famiglia Cristiana non ha dubbi e, di fronte ai soldati nelle strade delle principali città italiane, attacca nuovamente il governo di Silvio Berlusconi. “La verità è che 'il Paese da marciapiede' i segni del disagio li offre (e in abbondanza) da tempo, ma la politica li toglie dai titoli di testa, sviando l'attenzione con le immagini del 'presidente spazzino', l'inutile 'gioco dei soldatini' nelle città, i finti problemi di sicurezza, la lotta al fannullone". Parole forti che i lettori troveranno nell’editoriale dell’edizione di mercoledì. Secondo il settimanale dei Paolini, l’Italia in tema di sicurezza corre il rischio di trasformarsi in un Far West, provocando “una guerra fra poveri, se questa battaglia non la si riconduce ai giusti termini, con serietà e senza le ‘buffonate’, che servono solo a riempire pagine di giornali”. Poi è il turno delle critiche alla situazione economica: “Alla fine della settimana scorsa sono comparse le stime sul nostro prodotto interno lordo e, insieme, gli indici che misurano la salute delle imprese italiane. Il Pil è allo zero, ma le nostre imprese godono di salute strepitosa, mostrando profitti che non si registravano da decenni. L'impresa cresce, l'Italia retrocede. Mentre c'è chi accumula profitti, mangiare fuori costa il 141% in più rispetto al 2001, ma i buoni mensa sono fermi da anni”. Industria, precari, contratti: ce n’è per tutto e per tutti. Sembra quasi di leggere un articolo tratto dall’Unità: “E' troppo chiedere al governo di fugare il sospetto che quando governa la destra la forbice si allarga, così che i ricchi si impinguano e le famiglie si impoveriscono?”. Il Pdl prova a rispondere e lo fa con le parole di Isabello Bertolini, componente del direttivo del partito di maggioranza: “Il colpo di calore ha fatto la propria vittima anche quest'anno. Questa volta a farne le spese Famiglia Cristiana che, con incomprensibile livore, non esita a lanciarsi in una serie di invettive contro il governo del centrodestra”. “Sui problemi dell'economia mondiale, che hanno inevitabili ripercussioni anche in Italia, il governo, in soli 100 giorni, non ha aumentato le tasse, ha invece abolito l'Ici, detassato gli straordinari, varato la social card, tassato banche, assicurazioni e società petrolifere, cioè i ricchi”, ha proseguito la Bertolini.