Frattini, i missili iraniani

emanuele satolli

Secondo il ministro degli esteri Franco Frattini, il lancio di missili condotto dai pasdaran, che ieri hanno testato lo Shahab 3, in grado di colpire Israele, “rappresenta una minaccia per il mondo”. “Questi test missilistici gettano un’ombra molto seria - ha dichiarato il ministro - in primo luogo perché si combinano con la scoperta di una centrale nucleare che l’Iran non aveva dichiarato, come invece avrebbe dovuto, all’agenzia delle Nazioni Unite". Secondo il capo della diplomazia italiana: “Non possiamo consentire all'Iran di prendere in giro la comunità internazionale”. Frattini ha inoltre rinnovato la fiducia del governo italiano alla scelta del presidente americano Obama di dare un tempo al negoziato, “ma pensiamo - ha aggiunto - che il negoziato debba avere un tempo molto definito e molto corto. Tra due giorni inizia il negoziato a Ginevra, vedremo quali carte mette sul tappeto l'Iran, se sono carte di un negoziato vero o se è tattica per prendere tempo”. Riguardo a un eventuale intervento militare di Israele in Iran il ministro degli esteri ha affermato che “sarebbe una catastrofe per il mondo intero, innanzitutto per Israele”. “Purtroppo l'Iran - ha concluso Frattini - ha detto già con chiarezza che non si limiterebbe ad una replica contro Israele ma vi sarebbe un effetto domino che coinvolgerebbe l'intero Medio Oriente allargato”.