Di Pietro chiede l'aiutino
Di Pietro ha chiesto all'Europa di aiutare l'Italia, perché lui da solo non ce la fa. Il Paese è in mano a un dittatorello, e l'Ue, organo istituzionale improvvisamente importante per il leader dell'Idv, è pronto a consegnarlo. Per il bene della libertà. «Abbiamo sottoposto all'attenzione del Parlamento europeo il problema della libertà d'informazione che tiene sotto scacco il nostro Paese. Vogliamo troppo bene a questa Italia per permettere al primo dittatorello di turno di fare carta straccia della Costituzione e di calpestare tutti i principi fondanti la nostra democrazia», ha detto infatti l'onorevole in una nota. «È un momento difficilissimo per le istituzioni - prosegue - per gli uomini liberi, per tutti quei giornalisti dalla schiena dritta e per chi porta avanti l'opposizione. Il Presidente dell'Alde, l'ex premier belga Guy Verhofstadt, ha richiesto, insieme ai nostri eletti dell'Italia dei Valori, al Parlamento europeo di aprire un dibattito, che si terrà il 7 ottobre, e il 21, a Strasburgo, ci sarà la votazione di una risoluzione sul tema. Quello che sta accadendo in Italia è di una gravità inaudità, quindi, oltre a sostenere con forza la manifestazione del 3 ottobre indetta dalla Fnsi, chiediamo a gran voce a tutta l'Europa di non abbandonarci».