Gasparri attacca Vendola
Nichi Vendola deve dimettersi: il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, è partito all’attacco del governatore della Regione Puglia dopo gli sviluppi dell’inchiesta sulla sanità che ha coinvolto la giunta di centrosinistra. È di fatto il primo esponente della maggioranza che ha alzato i toni, dopo che settimana scorsa i suoi colleghi aveva deciso di mantenere un profilo basso e non polemico. La scossa di D'Alema - “Ma i moralisti in servizio permanente effettivo della sinistra – ha chiesto Gasparri in una nota - sullo scandalo pugliese non hanno altro da dire che parole di autoassoluzione? La scossa che D'Alema aveva previsto e che sta travolgendo il suo partito ed i suoi apparati non può rimanere priva di conseguenze”. A questo punto è arrivata la richiesta di “dimissioni immediate” di Vendola, “sotto la cui gestione si sono verificate vicende vergognose”. Dai rifiuti alla sanità, fino alla compilazione delle liste delle europee fatte in modo tale da garantire a Tedesco l'ingresso a Palazzo Madama, “con il solo scopo di evitare conseguenze penali più gravi rispetto alle quali va già incontro”. "Vada a casa" - La sinistra - è l'accusa di Gasparri - utilizza le istituzioni in maniera vergognosa. “E proprio loro che hanno imbastito polemiche di ogni genere e di ogni tipo su vicende francamente marginali dovrebbero essere coerenti”. Vendola deve andare a casa, conclude Gasparri, “è una priorità per fronteggiare l'emergenza democratica che sta travolgendo la Puglia”.