Dario sfida il bocciofilo Bersani

Silvia Tironi

Dario Franceschini prova a rubare la scena: da una parte al premier Berlusconi impegnato a ricevere i complimenti di Barack Obama, dall’altra al rivale casalingo Pierluigi Bersani per la corsa alla segreteria del Partito democratico. Unità d’intenti, maturità e virtuosismo sono le parole d’ordine di Franceschini che nel frattempo fa a gara con Massimo D’Alema nel presagire scosse per il governo di centrodestra. Ma “abbiamo accolto l’appello del presidente Napolitano ad abbassare i toni in vista del G8”, ha voluto far sapere il segretario del Pd. “È un atto di responsabilità che ci siamo assunti. Abbiamo molte cose da denunciare ma lo faremo dopo il G8, con molta unità tra noi e molta determinazione”, ha annunciato mentre era impegnato ad inaugurare il comitato elettorale per le sua rielezione. La battaglia nel partito - Chiuse per ora le polemiche con il centrodestra, Franceschini ha voluto affrontare i problemi di casa sua. “La garanzia che io do come segretario, ma che ho condiviso con gli altri candidati, è che il Pd terrà distinti il confronto congressuale interno, che sarà civile ma franco, dal ruolo di opposizione e dalla necessità di parlare con la stessa voce agli italiani”. I punti di riferimento del centrosinistra devono essere i problemi degli italiani: “Non dobbiamo mai dimenticare - afferma Franceschini - il nostro dovere di occuparci dei problemi degli italiani, di fare opposizione, di mettere in campo ricette contro la crisi visto che andremo incontro a mesi che saranno molto difficili e il governo continua a fingere di non vedere i problemi degli italiani”. "Il congresso sia chiaro" - L’appuntamento fondamentale resta il congresso di ottobre, che “deve essere un percorso virtuoso e positivo, una prova di maturità”. Il confronto interno non va temuto, “anche se ci saranno punte di asprezza”. Un confronto “che deve essere chiaro sul modello del partito e sulle idee per il paese”. La sfida alla bocciofila targata Pierluigi Bersani si fa sempre più accesa.