Fassino e i Dossier illegali

Albina Perri

Roma - Fassino furente. Oggi su Repubblica è stata pubblicata un intervista all’ex responsabile della sicurezza Telecom Giuliano Tavaroli, indagato per le attività di spionaggio illegale, il quale indica chiaramente Piero Fassino come il titolare di un conto londinese dove sarebbero transitate tangenti destinate ai Ds. Ma l’ex segretario della Quercia non ci sta: «L'affermazione pubblicata nell'intervista di Giuseppe D'Avanzo al signor Tavaroli, secondo cui non meglio precisate tangenti sarebbero 'approdate a Londra nel conto dell'Oak Fund a cui erano interessati i fratelli Magnoni e dove avevano la firma Nicola Rossi e Piero Fassino è una pura falsità, inventata di sana pianta ». Fassino assicura di non avere mai avuto firme su conti all'estero nè a Londra nè altrove. «Non so nemmeno che cosa sia l'Oak Fund».  Ecco come risponde l’ex Segretario comunista  al suo accusatore,  minacciando, inoltre, querele non solo contro Tavaroli ma anche contro «chiunque altro sia responsabile di questa vigliaccata», compreso l’autore materiale dell’intervista, il giornalista di Repubblica Giuseppe D’Avanzo. La decisione del noto quotidiano di pubblicare i riferimenti che lo riguardano è, a  detta di Fassino, «inconcepibile». «Non si invochi la libertà di stampa o il diritto di cronaca che non c'entrano niente. Qui si sputtana una persona onesta ledendone la onorabilità e la dignità». Intanto arrivano numerosi i messaggi di sostegno e solidarietà sia dai suoi compagni di partito, sia dalla maggioranza. «Condivido integralmente la dichiarazione di Piero Fassino e voglio confermargli la mia grande fiducia e stima personale e politica», afferma Walter Veltroni. «Nessuna persona che conosca l'integrità politica e morale di Piero Fassino può credere a una sola parola di quanto pubblicato questa mattina», sostiene anche il vice segretario del Pd Dario Franceschini. «Non sono un esperto del 'Telecom-gatè, ma ho grande stima e considerazione di Piero Fassino, che ritengo una persona seria e corretta», dice il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. Solidarietà anche capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto: «Fassino è oggetto di una delle solite e indegne aggressioni destituite di ogni fondamento, ma dotate di una forte risonanza mediatica».