Capezzone: premier spiato
«In questa opaca vicenda rappresentata dall'ennesima aggressione contro Silvio Berlusconi, emergono due cose chiare, che configurano altrettanti casi politici»: «il nostro Premier, cioè il Primo Ministro di un Paese democratico e occidentale, è stato a lungo spiato e pedinato» e il «vero e proprio travaso avvenuto dalla magistratura pugliese alle file del Pd». Lo afferma Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. Capezzone punta il dito contro «i dossier fotografici sardi»: «Chiunque abbia un minimo di senso delle istituzioni - sottolinea - dovrebbe essere indignato e preoccupato all'idea che il Capo del Governo designato dalla maggioranza degli elettori possa essere oggetto di una simile attività di spionaggio e pedinamento: altro che semplice invasione della privacy...». Il portavoce del Pdl attacca poi il Pd: «È ormai numeroso - dice - l'elenco di signori che hanno usufruito di 'porte girevolì politiche per le quali, dopo aver condotto inchieste, anche politiche e anche sul centrosinistra, in Puglia sono finiti a fare i sindaci o i senatori di quello schieramento. Tutto legittimo, per carità: ma il caso politico c'è tutto, e sarà duro (per D'Alema e per chiunque altro) insabbiarlo o fare in modo che gli italiani non se ne accorgano».