Sinistra e radicali sotto il 4%
Fuori anche dall'Europarlamento: dopo essere stata esclusa dalParlamento nazionale, la sinistra non occuperà seggi manco aStrasburgo. Rifondazione e i Comunisti italiani incassano il 3,4% mentre Sinistra e Libertà si attesta sul 3,1%. Essere arrivati all'appuntamento divisi è statodunque fatale alle sinistre, e come è tradizione gli ex compagni di partito litiganosulle responsabilità. «C'é stata una scissione di troppo...», commentasarcastico il segretario del Prc Paolo Ferrero. «Nessun pentimento»replica il governatore della Puglia Nichi Vendola, che rilancia: «Ilcantiere è aperto, il cammino continua». In testa l'ostacolo delquorum, ma la sfida per tutti, fin dall'inizio della maratonaelettorale, è in famiglia: e parte la battaglia "fratricida" con iltimore di essere i soli a perdere. Anche i radicali, dopo anni, lasciano il Parlamento di Strasburgo per non aver raggiunto lasoglia di sbarramento del quattro percento. Dati che, secondo Emma Bonino, dimostrano una «tenuta politica» che è «argomento di forza certamente utile per andare avanti nel cammino cheabbiamo deciso».Numeri lontanissimi da quelli di dieci anni fa, quando la lista Boninotoccò quota 8,7%, ma comunque una "buona tenuta", secondo via di TorreArgentina, soprattutto considerando «l'assoluta mancanza di regole» diquesta campagna elettorale, denunciata «fino all'ultimo minuto» damilitanti e dirigenti con scioperi della fame e occupazioni delle sediRai: «Solo dal boiler non spuntava il premier», scherza lavicepresidente del Senato.