Virus A, quinto caso a Firenze

Silvia Tironi

Un nuovo caso di influenza suina in Italia è stato registrato a Firenze. Ad essere stato colpito dal virus è un uomo di 32 anni, tornato da un viaggio in Messico. Il ragazzo è ora ricoverato all'ospedale Careggi di Firenze: le sue condizioni sono buone e a breve dovrebbe lasciare il nosocomio. Il padre dell'uomo, che viaggiava con lui, pur non avendo contratto il virus è stato sottoposto a terapia antivirale. E continua a salire il numero dei pazienti che hanno contrattol'influenza A/H1N1 nel mondo: ad oggi 1.419 casi di infezione sonostati ufficialmente confermati all'Organizzazione mondiale della sanità(Oms) in 21 Paesi. Il numero di decessi è fermo a26. Ieri mattina, il totale era di 985 casi in 20 Paesi. Il Messico hanotificato 590 casi, tra cui 25 decessi, secondo gli ultimi dati resinoti oggi dall'Oms. Gli Stati Uniti hanno registrato 286 casi umani, dicui uno letale. Nonostante il nuovo caso di influenza suina nel nostro Paese, il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio rassicura: "Al momento il virus della nuova influenza non si mostra aggressivo, ma non è corretto comprare e somministrarsi l'antivirale senza il parere dei sanitari, perchè se ne potrebbe fare un uso non appropriato e forse anche dannoso. Fazio invita quindi a non ricorrere autonomamente al farmaco contro la nuova influenza: "Deve essere prescritto solo a chi è stato accanto a persone contagiate o a chi è considerato a rischio". In un'intervista al Messaggero, il sottosegre spiega che il governo si aspetta di dover fronteggiare il virus "più o meno fino alla fine di agosto". E se in autunno dovesse sommarsi all'influenza stagionale? "Potrebbe essere un pericolo maggiore. Per quell'epoca - assicura Fazio - avremo informazioni più certe sul virus, sicuramente un vaccino e nuove strategie di difesa». Per il momento, dice ancora, le scorte farmaceutiche sono sufficienti: "I cittadini possono stare tranquilli". Il sottosegretario spiega che dopo i quattro casi accertati in Italia "aspettiamo il primo caso di chi risulta positivo al virus senza essere stato in Messico". Nessun allarme: "Vorrà dire che il virus ha vita autonoma anche da noi, ma la diagnosi e la terapia seguiranno le stesse procedure".