Beppino Englaro al Vaticano

Eloisa Palomba

Lecco - Eutanasia o libertà? Diritto a veder rispettate le proprie volontà o omicidio? Le domande che si pongono alla coscienza di tutti coloro che hanno seguito il caso di Eluana Englaro sono le più disparate. Tanti i punti di vista, le posizioni. Uno solo, invece, il fatto: ieri la Corte d'appello di Milano ha concesso al padre di Eluana la possibilità di interrompere l'alimentazione di sua figlia in coma da ben 16 anni. Per il signor Beppino Englaro esiste una sola verità: quella di Eluana, che mai avrebbe voluto sopravvivere inchiodata ad un letto per il resto dei suoi giorni. Per il Vaticano esiste il la verità del Cristo; solo lui può decidere sulla vita e sulla morte di ognuno di noi. Quale verità è più grande? Quale conta di più? Beppino Englaro, intervistato dai microfoni di Radio 24, replica così alle accuse della Chiesa, che parla di eutanasia: "Quello che dice il Vaticano vale per il Vaticano. Quello che diceva mia figlia vale per mia figlia". Ha rispetto per il Santo Padre e per la Chiesa Cattolica, il signor Beppino. Ma per lui ciò che Eluana avrebbe voluto che fosse vale più di qualsiasi dogma. “ L'interruzione di procedure mediche dolorose, pericolose, straordinarie, o sproporzionate rispetto ai risultati ottenuti può essere legittima. Secondo voi questo non corrisponde alla situazione di mia figlia?". Passeranno ancora 60 giorni prima che ad Eluana venga staccata la spina . La Procura generale ha, infatti, due mesi di tempo per presentare ricorso contro la sentenza della Corte d'appello.  Se questo ricorso non ci sarà Beppino potrà, dopo 16 anni, mettere in pratica l’autorizzazione a donare a sua figlia una “dolce morte”. "Se ho paura di staccare la spina? Nessuna”, ha precisato il signor Englaro. Bisognerà vedere dove poterlo fare. Nella casa di cura Beato Luigi Talamone di Lecco, una struttura gestita dalla suore, la stessa clinica dove Eluana nacque 37 anni fa e nella quale è tuttora ricoverata, è improbabile che ciò accada. Le religiose non lo consentirebbero. "Le suore l'hanno sempre assistita con grande amore” , ha sostenuto il papà di Eluana, “ma sono contrarie a staccare la spina e noi dobbiamo rispettare le loro idee". L'ipotesi che Eluana possa essere trasferita all'ospedale di Lecco, è stata esclusa anche dal primario di rianimazione Riccardo Massei. “Eluana morirà in una struttura privata convenzionata”: questa la proposta di Franca Alessio, curatrice di Eluana. "Accanto ci sarà molto probabilmente il professor Massei che seguì Eluana nel 1992 dopo l'incidente stradale”, aggiunge l’Alessio.