Eutanasia, Eluana vuol morire
Roma - Domani avrà luogo la prima udienza della Corte di Appello di Milano sul caso di Eluana Englaro, la giovane donna in coma dal '92 e per la quale il padre Beppino ha chiesto la sospensione dell'alimentazione artificiale. Il nuovo processo arriva dopo che lo scorso 16 ottobre la Cassazione ha deciso che il giudice può, su istanza del tutore, autorizzare l'interruzione in presenza, però, di due condizioni: che sia provata come irreversibile la condizione di stato vegetativo e che sia stato accertato che il convincimento etico di Eluana avrebbe portato a tale decisione (cioè a sospendere l'alimentazione artificiale) se lei fosse stata in grado di scegliere. Giuseppe Patrone, Filippo Lamanna e Flavio Lapertosa, sono i giudici che domani dovranno pronunciarsi sul caso. La Consulta di Bioetica chiede di rispettare la volontà espressa dalla giovane, auspicando che « si riconosca il diritto all'autodeterminazione di Eluana Englaro e delle sue volontà manifestate in modo chiaro e indubitabile». La Corte di Cassazione ha già indicato che «le volontà del paziente devono essere rispettate anche in caso che questi non sia più in grado di esprimersi» , pertanto la Consulta spera che non si «vogliano riaprire inutili e ormai superate discussioni circa la ragionevole certezza dell' irreversibilità dello Stato Vegetativo Permanente» nel quale «Eluana si trova senza modificazioni cliniche da ormai più di 15 anni».