Il parka vintage di Avon Celli
Coveri sfila fuori calendario e presenta una collezione per lei e una per lui. «Sfilare con l’uomo non ha più molto senso, invece un abito classico per l’uomo che accompagna la donna diventa interessante», sostiene Francesco Martini Coveri. Ed ecco in passerella 31 modelli e 42 modelle, spesso in coppia. Molto colore, soprattutto per lei, che indossa abiti e giacche con tre tipi di stampe inedite: con ciotoli, con catene e gemme colorate, con robot: le stesse immagini proiettate sul fondale. In passerella completi eleganti, ma a sorpresa c’è il maglioncino girocollo a coprire la cravatta. Sera a effetto con giovani attori, i migliori “indossatori” per smoking e abiti da sera da tappeto rosso: Valentina Cervi, Giorgio Pasotti, Nicoletta Romanoff, Ivan Bacchi Alessandro Borghi, Claudia Zanella, Giorgia Wurth. «Questi nuovi talenti sono un’eccellenza del cinema italiano che ha saputo rinnovarsi e così deve fare la moda», spiega lo stilista. Presenze femminili anche da Neil Barrett. Per i ragazzi pantaloni di neoprene su pull di lana grossa e cappotti con gilet di piumino da principe del Rinascimento. Da Nicole Fahri Massimo Nicosia propone maglie con fili di lana e di lino, con il jersey che salda il tutto. Da Gazzarrini che chiude la kermesse milanese, i modelli camminano in un paesaggio glaciale. Vestono capi caldissimi in colori che dal marrone sfumano verso l’ocra e il grigio. Grigio il cappotto con coda da frac sul davanti, arrotondato sulla schiena e maglia al collo. Julian Keen mette un collo di cotone a cratere sulle maglie. Da Avon Celli il parka è in lana merinos in punto grana di riso e con un aspetto vintage. Tra i pezziforti della settimana lo smoking in maglia di metallo con revers di raso di Ermanno Scervino. O quello di Bottega Veneta, con giacca così leggera e decostruita da essere facilmente ripiegabile in valigia. I cappotti senza maniche e le giacche con maniche in tessuto di maglia di Dirk Bikkembergs, che dal calcio passa al canottaggio e vuole capi che lascino libertà di movimento. di Luisa Espanet