Uomini e donne appesi al filo

Carlotta Clerici

Gli uomini e le donne, in tempo di crisi , sono diventati lo specchio di un Paese sempre più “solo” e bisognoso d’ascolto. È questo il paesaggio che emerge, guardando i dati dell’Osservatorio di Telefono Amico Italia, l’associazione di volontariato onlus che, attraverso un ascolto attento e partecipe, offre alle persone la possibilità di condividere i propri stati d’animo e di affrontare i propri problemi. Si parla di 108.616 telefonate – 296 al giorno, (+ 20%) rispetto all’anno precedente –  con una richiesta d’ascolto costante che cresce del 37%, anche tra chi vive in famiglia. A dispetto dei luoghi comuni, la solitudine è un problema che affligge anche le aree più ricche e avanzate del Paese, soprattutto Nord Est e Lombardia, e coinvolge maggiormente i maschi, tra i 35 e i 55 anni, soprattutto tra i lavoratori dipendenti e i pensionati. Molte le cause che innescano il disagio sociale, tra cui il bisogno di compagnia e di relazioni sociali. Anche le donne sono colpite, anche se per motivazioni differenti, dalla solitudine. Dalle telefonate, rivolte a Telefono Amico Italia, infatti, emerge che per l’82% le donne vogliono prima di tutto semplicemente essere ascoltate, nettamente più degli uomini (74%). Le donne inoltre parlano più a lungo: il 53% delle loro chiamate dura più di 15 minuti (contro il 29% degli uomini). Le singles poi sono drammaticamente prime in classifica per infermità psichica e fisica. Non resta fuori dalle statistiche anche chi vive con il partner, che lamenta senza pari problemi sessuali, sentimentali e di coppia. Prevenire la solitudine - La solitudine è un male che si può combattere, affrontando con maggiore consapevolezza le situazioni che si stanno vivendo. Telefono Amico non dà quindi risposte risolutive o consigli ma può essere il primo passo per trovare altri fili di comunicazione, altre relazioni, per ritrovare una propria identità. L’Associazione si avvale di volontari, predisposti alla relazione d’aiuto e opportunamente formati; opera oggi tramite 25 centri di ascolto in tutto il Paese, ai quali - ora con un unico numero nazionale - chiunque può rivolgersi per chiedere di essere ascoltato.