Henio, vittima dell'Olocausto

Albina Perri

Il diario virtuale di un bambino ebreo polacco, ucciso in un campo di concentramento nel 1942, è diventato l’ultimo fenomeno, con più di 1.800 lettori, del social network Facebook. A pubblicare le memorie inedite della tragica esperienza del ragazzino è stato Piotr Buzek, giovane storico polacco, che negli ultimi mesi sta conducendo un particolare esperimento sul social media. Lo studioso sta, infatti, tentando di usare Facebook come veicolo per aumentare la consapevolezza sull'Olocausto nelle nuove generazioni. Buzek, ventidue anni, lavora per il centro culturale Brama Grodzka, che si occupa di salvaguardare la memoria della comuinità ebraica di Lublino, e ad agosto ha creatosul social network un profilo per Henio Zytomirski: un bambino di sette anni, morto nel campo di concentramento di Majdanek nel 1942. Buzek aggiorna spesso i pensieri di Henio raccontando, come in un diario virtuale, la tragica esperienza vissuta dal ragazzino. La sua storia, sembra funzionare, visto che ben 1.887 persone sparse in tutto il mondo hanno deciso di iscriversi e di diventare suoi amici.