Impazza la moda delle scarpe appese ai fili

Silvia Tironi

Starnemode metropolitane: i lucchetti di Moccia a Ponte Milvio a suggellare per l’eternitàun amore, i graffiti sui muri dei palazzi e sulle lamiere di treni emetropolitane come forma di arte giovanile e contemporanea. E ora ecco sbucareanche la “shoefiti”, termine nato dalla fusione tra shoes (scarpa) e graffiti. Ilfenomeno sta impazzando in tutto il mondo: dagli Usa a Madrid, e ora anche inItalia.Da Bologna a Caserta li vedi penzolare dai cavi della luce, dai fili deltelefono o per stendere i panni, sul filo spinato delle recinzioni e persinosui rami degli alberi: scarpe e stivaletti, scarponcini e vecchie calzature, e piùcolorate sono meglio è. La nuova moda metropolitana, emblema di una nuova formadi espressione ma dal significato ai più ancora poco chiaro, affonda le proprieradici nei tempi che furono. Per anni se n’è ignorato persino il nome, fino aquando nel 2005 l’americano Ed Khoeler, esperto di comunicazione urbana, loribattezzò appunto 'shoefiti’ e gli dedicò addirittura un sito ad hoc (www.shoefiti.com).Qui è possibile apprenderne le 'regole base’ di questo nuovo ‘oscuro’ fenomeno: che significato ha? Gli esperti ancora dibattono tra loro: c’è chi vede negli scarponiappesi la presenza di uno spacciatore nei dintorni, chi invece la fine della naja,un matrimonio o la perdita della verginità. Le 'installazioni creative' non ha conquistatosolo i giovani, ma sono riuscite ad affascinare anche i grandi nomi del cinema,tanto da essere immortalate nel film ‘Sesso & potere’ del 1997 con RobertDe Niro e Dustin Hoffman, in cui le scarpe venivano lanciate in segno disolidarietà con un soldato americano tenuto prigioniero, mentre nel 2003 TimBurton in 'Big Fish' ne fece il simbolo della ricerca della felicità. SuFacebook, infine, punto di ritrovo delle ultime tendenze, allo 'shoefiti’ sonodedicati ben otto gruppi, ai quali iscriversi per discutere con gli altriappassionati e seguire la 'marcia inarrestabile’ delle scarpe penzolanti.Qualunque sia il loro significato.