Basta riviste e cruciverba
Macché riviste e parole crociate. L'ansia di comunicazione ora invade pure il luogo massimo della riflessione: il gabinetto. La cyber-mania, secondo un'indagine condotta in Inghilterra e pubblicata sul Daily Telegraph, rivela infatti che cellulari, sms, e-mail e social network ispirano "in quei momenti" circa tre persone su quattro. L'indagine è stata promossa dal marchio Yakult per il lancio della Gut Week (Settimana dell'intestino), organizzata dai produttori della nota bevanda probiotica in collaborazione con alcune associazioni no-profit, allo scopo di sensibilizzare la popolazione sulle regole d'oro amiche della salute intestinale. Ebbene, più di un terzo degli intervistati (34%) ammette di aver provato a inviare un messaggio dalla toilette, il 33% confessa di avere parlato al telefono, il 7% diavere navigato nella Rete e l'1% su Twitter. Ma non è tutto. C'è anche chi, ossessionato dalle incombenze quotidiane, per non sprecare il tempo trascorso in bagno sfrutta quegli istanti per pensare al pasto successivo (14%). Altri, poi, ottimizzano i minuti "a porta chiusa" mangiando o bevendo. In generale, il sondaggio rivela che a cercare una distrazione mentre stanno seduti in bagno sono più gli uomini delle donne. Internet-mania a parte, le attività collaterali più gettonate dal sesso forte alla toilette sono consultare i programmi degli incontri di football (14%) e cimentarsi in giochi enigmistici di ogni tipo (18%). Dallo schema libero al Sudoku. Quanto alla lettura, sente l'esigenza di sfogliare qualcosa inbagno il 58% degli uomini contro il 29% delle donne. E sulla nuova moda dice la sua anche il medico. «Alcune persone amano tenersi occupate alla toilette - conferma il gastroenterologo Simon Gabe, consulente al St.Mark Hospital di Harrow, nord-ovest di Londra - e lo fanno per tutta una serie di motivi. In passato il passatempo preferito era la lettura di quotidiani, magazine o libri, che adesso lasciano spazio ai dispositivi wireless per accedere al webo rispondere a una mail». Abitudini hi-tech che, nella maggior parte dei casi, «non sono dannose per la salute dell'intestino», rassicura l'esperto. Ma l'eccezione è dietro l'angolo. «Prolungare troppo il tempo trascorso alla toilette - avverte infatti Gabe - può favorire problemi come ad esempio emorroidi e sanguinamenti». Il monito finale va però a chi non frena l'appetito nemmeno in bagno: «Mangiando alla toilette si rischia di contaminare il cibo con batteri responsabili di disturbi gastrointestinali anche gravi».