Bestiario
Pansa: senza lavoro (anche) per colpa di mamma e papà
Come le vie del Signore, anche le strade per trovare un lavoro possono essere tante e le più imprevedibili. Una grande azienda tedesca, la Sap, ritenuta la più importante società di software in Europa, ha deciso di assumere centinaia di persone affette da autismo, una patologia psichiatrica più diffusa di quanto non si creda. Le impiegherà come programmatori, collaudatori di software, specialisti nel controllo della qualità dei dati. La Sap ha fatto questa scelta nella convinzione che gli autistici siano capaci di svolgere al meglio questi lavori. Secondo un reportage di Alessandro Alviani della Stampa, il capo del personale della Sap, Luisa Delgado, ha spiegato: «Possiamo affrontare le sfide del ventunesimo secolo soltanto se impieghiamo dipendenti che pensano diversamente e in tal modo promuovono le innovazioni». Un tempo l’essere diversi intellettualmente rappresentava un ostacolo nella vita lavorativa. Poi si è compreso che la diversità non era un difetto, ma una qualità. E spesso aiutava a conquistare persino livelli di eccellenza. Molti ne erano convinti già molti anni fa. Ricordo il consiglio che mi offrì nel 1955, quando ero uno studente ventenne, uno dei miei docenti all’università di Torino, Luigi Firpo. Eccolo: «Caro Pansa, devi sempre proporti un obiettivo non perseguito da altri. Cerca una strada nuova e non aver paura di percorrerla. Datti il coraggio di osare. Scoprirai che, al di là dei risultati, è un buon sistema per non annoiarsi. Un po’ come succede quando si corteggia una donna», aggiunse sornione. Misi in pratica il consiglio del professor Firpo. Nel 1959 presentai una tesi di laurea su un argomento che non era mai stato discusso a Torino: la guerra civile italiana. Per di più la tesi aveva dimensioni imponenti: seicento pagine. Leggi il Bestiario di Giampaolo Pansa su Libero in edicola domenica 26 maggio