Moda e business anti calvizie

Eloisa Palomba

Problemi di calvizie? Invece di spendere centinaia di euro in costosissime lozioni rinfoltenti e fialette fortificanti provate il rimedio anti- caduta più in voga nello Yemen: impacchi di urina di cammello. Molti yemeniti giurano che la pipì di cammello è miracolosa per rafforzare il cuoio capellutto, combattere la calvizie e migliorare lo stato dei capelli. È la nuova moda che dilaga nello Yemen, soprattutto tra i giovani che frequentano i saloni di bellezza o i coiffeur. Il metodo, usato in passato per rafforzare il cuoio capelluto, è stato riscoperto di recente dando vita a un nuovo e florido mercato. Secondo l'emittente satellitare “All-Arabiya”, infatti, aumentano sempre di più le richieste di urina di cammello da parte di uomini e donne che hanno problemi relativi alla caduta dei capelli. Questo prodotto è molto richiesto nei saloni di bellezza, dove il costo di una bottiglietta con meno di un litro di urina è di quattro dollari. l boom del mercato legato all'urina di cammello ha portato anche all'apertura di nuovi tipi di allevamenti. Le persone che si occupano di questi animali, infatti, fanno bere in continuazione i cammelli in modo che questi possano produrre sempre più urina. Ad arricchirsi sono soprattutto gli allevatori che si trovano nelle zone più remote del paese, come le province di Hudeida e Mukallah, dove è ancora in uso il nomadismo. Il boom della moda scoppiato nei saloni di bellezza sembra poi diffondersi anche in altri ambiti. Alcune persone, infatti, hanno lanciato l'ipotesi che l'urina di cammello possa far bene al fegato e hanno quindi iniziato e invitato a berla, anche se studi scientifici hanno accertato che bere l'urina di questo animale fa male all'apparato digerente. Le radici di questa usanza, però, risalgono a tempi lontani e potrebbe esserci anche una base religiosa. Nella sunna (tradizione) del profeta Maometto si parla infatti degli effetti benefici dell'urina e del latte di cammello. In un hadith (racconto) si narra poi di alcuni stranieri che si recarono a Medina dal profeta e avevano la febbre alta. Il profeta avrebbe ordinato loro di uscire dalla città accompagnati da un pastore e di bere l'urina e il latte del cammello che li avrebbe aiutati a guarire.