L'esperto

Eleonora Crisafulli

Sono in uscita dalla mia azienda, che mi ha proposto un pacchetto di incentivo composto da alcune mensilità di stipendio e un servizio di outplacement. Vorrei sapere esattamente cosa offre questo servizio e se mi conviene. Grazie. A.N. Milano. Il servizio di outplacement (conosciuto anche come continuità professionale), è l’attività con cui società specializzate agiscono a supporto della ricollocazione di uno o più dipendenti in uscita da un’azienda. Si svolge in diverse fasi: la prima prevede la strutturazione di un bilancio delle competenze: con l’aiuto di uno o più consulenti il candidato viene portato ad analizzare la propria vita professionale, le competenze maturate, i punti di forza e di debolezza. Al bilancio di competenze segue la strutturazione di un progetto professionale che va ad analizzare i possibili punti di incontro tra competenze e aspirazioni. I percorsi individuati sono diversi: per alcuni candidati vi è continuità sia dal punto di vista del rapporto di lavoro (dipendente o autonomo) sia  della mansione. Per altri il percorso varia e può portare a iniziative imprenditoriali o di consulenza. L’importanza del servizio sta nella possibilità, per la persona che ne usufruisce, di affrontare il mercato del lavoro con i giusti strumenti. Questo significa un curriculum vitae che descriva in modo sintetico ma corretto, le competenze maturate, una lettera di presentazione che sappia introdurre adeguatamente la persona e incuriosire chi legge. Ma soprattutto significa poter disporre di tutti i canali di reclutamento: secondo uno studio Unioncamere più dell’80% delle posizioni disponibili sono nascoste, circolano tramite canali non ufficiali come il passaparola o fanno parte dei progetti “in fieri” di un’azienda. Una massa notevole di possibilità invisibili al candidato che si affida al “fai da te” ma che divengono raggiungibili quando alle spalle di chi cerca lavoro c’è una società di outplacement che può contare su una rete di contatti molto ampia e  sviluppata nel tempo. Per tornare alla domanda iniziale: considerando che il servizio di continuità professionale è generalmente poco costoso e soprattutto che chi ne usufruisce trova lavoro dopo 5 mesi in media, contro un periodo di circa un anno di chi non ne usufruisce, il mio consiglio è di utilizzare l’outplacement, anche se questo significa rinunciare ad alcune mensilità.