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Vino: Baglio di Pianetto, in vendemmia 2019 leggero calo ma grande equilibrio
Palermo, 31 ott. (Labitalia) - Sono stati 57 i giorni di vendemmia, con grande attenzione nella raccolta temporale e selettiva delle uve. Confermate le tendenze di un leggero calo produttivo. La previsione sull’annata di bianchi che spiccheranno per eleganza olfattiva, freschezza e sapidità e rossi di struttura ma grande equilibrio e longevità. A tracciare un bilancio è l'azienda siciliana Baglio di Pianetto di Santa Cristina Gela, nell’immediato entroterra di Palermo. Lo staff tecnico messo in campo da Renato De Bartoli, che vede l’esordio dell’enologo Mattia Filippi al suo fianco, ha curato molto le fasi pre-vendemmiali nei vigneti, compiendo un monitoraggio assiduo nei diversi contesti pedoclimatici - delle vere e proprie microzone - che, per orografie, esposizioni e varietà impiantate, hanno potuto dispiegare pienamente le potenzialità di interazione tra vitigno e territorio. Una vendemmia più lunga, quindi, protratta nel tempo, all’interno dello stesso perimetro aziendale e registrato sulle stesse varietà. “Lo sviluppo vegeto-produttivo delle piante, seppur iniziato con un ritardo in media di due settimane (ma su alcune varietà è stato ancora più lungo, ndr), è stato più che ottimale - spiega Mattia Filippi - con chiome ben sviluppate e attive che hanno alimentato tutti i processi fisiologici sino alla maturazione che è stata lenta sia per le varietà bianche che per quelle rosse, prodotte a Noto”. “E’ stata una bella vendemmia - afferma Renato De Bartoli, ad di Baglio di Pianetto - perché gestita in piena prossimità nel vigneto e con un approccio che, anche grazie all’andamento climatico intervenuto, ci ha spinto ad esasperare i processi di monitoraggio della fase pre-vendemmiale, in entrambe le Tenute". "E’ stata una vendemmia che ha seguito punto su punto ciò che avveniva nei vigneti, assaggiando le uve e compiendo un numero di analisi mai così fitto e attento. Percepivamo già il valore di questa vendemmia che, devo dire, sento davvero pienamente mia. Sintetizzerei così: grandi premesse dalle uve raccolte. Ora in cantina vanno mantenute ed esaltate”, aggiunge. Produzione leggermente minore, dunque, ma nel solco dello storico aziendale e di una filosofia produttiva sempre molto attenta all’equilibrio di carico per pianta, per fare qualità. Per le vinificazioni appena concluse dei vini bianchi si confermano carattere e aromi che già si manifestavano all’assaggio degli acini in pre-vendemmia, “con un chiaro profilo di vini di montagna, fragranti e sapidi”.