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Meeting professioni, tributarista al centro del processo di semplificazione
Roma, 3 ott. (Labitalia) - Un maggior coinvolgimento dei tributaristi, nell’ambito di un quadro nazionale generale in cui i professionisti, in maniera trasversale, chiedono allo Stato un'accelerazione nel processo di semplificazione. E' quanto emerso dal quinto Meeting delle professioni, aperto a tutti e organizzato dall’Ancot, Associazione nazionale consulenti tributari, in collaborazione con Ancot Service, la Fondazione Dino Agostini, Aepi e Colap. Tema affrontato 'Quali semplificazioni per far ripartire il nostro Paese?'. "Semplificazione - ha detto il presidente dell’Ancot, Celestino Bottoni - è una parola che significa diminuzione della pressione fiscale ma anche degli adempimenti, che diventano di fatto costi spesso sostenuti dai nostri studi. I dati macroeconomici dicono che il Paese è fermo e che, attualmente, due terzi di quanto guadagna un italiano viene utilizzato per imposte locali e nazionali. Ci sono più dati a disposizione, ma gli adempimenti aumentano, sono più di cinquanta in un anno mediamente: i nostri studi stanno creando un percorso di semplificazione, al momento per tutta risposta abbiamo solo obblighi". Di proposte per la semplificazione, dalla digitalizzazione alla riforma tributaria, hanno parlato Gianluca Gregori, rettore Università Politecnica delle Marche, Massimiliano Giorgi, docente di Diritto tributario presso l’Università La Sapienza di Roma, e Gabriele Sepio, docente esterno presso la Scuola nazionale della Pubblica amministrazione e componente del comitato scientifico della Fondazione Dino Agostini. Gianluca Gregori ha parlato degli effetti della semplificazione sugli studi professionali, ricordando che il passaggio alla digital intelligence "svincola dalla competizione sul prezzo se lo studio professionale offre più servizi e se il professionista ha un piano strategico che pone al centro le esigenze del contribuente, con una chiara definizione delle proprie competenze, l’analisi di mercato, organizzazione ed articolazione di strumenti operativi specifici". Un breve excursus storico, da parte di Massimiliano Giorgi, ha evidenziato che, in Italia, il passaggio da un tentativo di autodeterminazione dei tributi al ritorno a sistemi basati sulla stima sta complicando il sistema, che dunque non semplifica gli adempimenti per professionisti e contribuenti, anche se l’Italia è stato il primo Paese ad introdurre le dichiarazioni telematiche, "anche perché l’informatica aiuta quando le regole sono stabili, ma nel Paese non sono stabili poiché ci sono sempre maggiori esigenze di bilancio e metodi come, ad esempio, tracciare i pagamenti non necessariamente riduce l’evasione, dal momento che chi evade per sua natura non traccia lo scambio di denaro". "Il sistema si semplifica se si usa l’informatica per snellire il controllo, tante informazioni da sole aumentano invece gli adempimenti senza risultato", ha aggiunto. Secondo Gabriele Sepio, "se nel prossimo documento di bilancio aumenteranno gli adempimenti, significa che si sta guardando più alla patologia che alla fisiologia del sistema". "Invece, guardando alla fisiologia del problema dell’evasione appare necessario che se i consulenti ex legge 4 hanno il compito di rappresentare il cliente negli accertamenti con adesione, devono avere anche la responsabilità di rappresentarli nel percorso di reclamo mediazione e di apporre il visto, c’è bisogno di coerenza", ha detto. Emiliana Alessandrucci, presidente di Colap, ha affermato che "il dialogo con le forme intermedie favorisce la semplificazione, il Colap ha molte idee a costo zero come la sussidiarietà: per la prima volta una nostra delegazione sarà a Bruxelles per presentare dei progetti sulla competitività". Anna Rita Fioroni, presidente di Confcommercio Professioni, ha parlato di rappresentanza del lavoratore autonomo professionale e delle proposte che le associazioni possono fare al riguardo: "Vogliamo un professionista che sia al centro di politiche fatte su misura e dobbiamo lavorare insieme per questo obiettivo; sulle semplificazioni, il tentativo di controllare l’evasione fiscale con adempimenti che ricadono solo sulle spalle dei contribuenti e dei professionisti che li assistono non è sostenibile, le innovazioni devono ridurre questi adempimenti. Continuiamo a portare avanti la proposta della local tax e la battaglia di Confcommercio sull'iva, per impedire l’applicazione della clausola di salvaguardia". Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni, ha incentrato la sua relazione sull’importanza delle soft skills e delle competenze non replicabili da strumenti informatici, stando attenti alle disintermediazioni affidate ad algoritmi controllabili: "Questo Paese ha possibilità immense che non sfrutta. Bisogna ripartire semplificando, ma la semplificazione non è semplice: il taglio netto delle norme, ad esempio, non risolve molti problemi. Perché non facciamo un Taeg delle tasse? Permetterebbe anche al contribuente di avere una nuova consapevolezza". Tra le proposte Ancot, il presidente onorario Arvedo Marinelli ha fatto una riflessione sul riscatto della laurea e sulla semplificazione delle sanzioni Inps con una soluzione che, secondo l’Ancot, è semplice: "Assimilare il regime sanzionatorio Inps a quello fiscale, considerando anche che le scadenze e i calcoli dei contributi sono strettamente legati al modello della dichiarazione dei redditi unico persone fisiche, prevedendo l’istituto del ravvedimento come per le imposte". "Quando la nostra previdenza - ha dichiarato Marinelli - era davvero speciale con contributi altissimi e pensioni da fame calcolate con il sistema contributivo puro, in passato siamo scesi in 50 piazze italiane per manifestare davanti alle sedi Inps. Negli ultimi anni finalmente sono stati raggiunti risultati come la riduzione dell’aliquota contributiva al 25%, agevolazioni per i giovani, maternità piena senza vincoli e cumulo, cioè la facoltà che consente, a chi abbia lavorato e versato contributi in diverse gestioni, di sommarli per maturare il diritto ad una pensione che altrimenti non verrebbe raggiunta in nessuna delle gestioni interessate. Rivisto con la legge di bilancio 2017, il cumulo è stato esteso anche alle casse professionali, è applicabile alla pensione anticipata ed in sostanza ha risolto l’annoso problema dei contributi silenti". "Ma le disparità di trattamento - ha sottolineato - continuano l’ultima in ordine di tempo è l’ostacolo al riscatto degli anni di laurea per coloro che si sono laureati prima del 1996, anno di partenza della gestione separata. Abbiamo evidenziato il fatto sui principali organi di stampa e sembra che l’attuale governo voglia prendere in considerazione l’apertura del diritto di riscatto di laurea a tutti. Inoltre, risultano non equi i coefficienti di rivalutazione dei contributivi sempre versati all’Inps ma a gestioni diverse". Il presidente nazionale, Celestino Bottoni, ha riproposto l’inserimento dei tributaristi negli elenchi Ini-pec, la richiesta del visto allargata a tutta la categoria e l’inserimento nel contenzioso tributario. Sui temi generali ha concluso: "Si chiederà di incidere su una diminuzione del cuneo fiscale anche per gli imprenditori e lavoratori autonomi; così come per il giusto compenso si chiederà di far riferimento anche ai lavoratori autonomi e non solo ai lavoratori subordinati. Il tema di fondo rimane la riforma fiscale e la semplificazione amministrativa anche per il rilancio del Paese".