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Festival italiano mobile journalism, di scena la rivoluzione via smartphone
Roma, 26 set. (Labitalia) - Se l’Italia diventa un Paese sempre più digitalizzato con oltre 32 milioni di italiani che ogni mese, secondo i dati 2019 del Politecnico di Milano/Doxa utilizzano dispositivi mobili per collegarsi al web, e il 60% lo fa per informarsi, stando al Digital News Report di Reuters 2019, cosa deve cambiare nel mondo della produzione delle notizie e dei contenuti? Quali prospettive di crescita si aprono, oltre la crisi dei mezzi tradizionali, facendo informazione sempre più 'mobile first' e gestibile in tempo reale dai nostri telefonini? Tenta di dare una risposta a queste domande, attraverso la più grande operazione di aggiornamento professionale totalmente gratuita mai organizzata in Italia su questo tema, il Festival nazionale del Mobile Journalism, Mojo Italia, in programma a Roma da venerdì 27 alla Casa del Cinema fino a domenica 29, toccando altre location itineranti. Si tratta dell’unico appuntamento italiano dedicato al mobile journalism, promosso da Associazione Stampa Romana e associazione nazionale Filmaker, e che torna per il secondo anno nella Capitale, con la direzione dell’inviato Rai Nico Piro. Obiettivo della tre giorni è approfondire competenze essenziali al rinnovamento del videonewsmaking, in linea con le nuove regole e linguaggi dell’informazione contemporanea. Fittissimo il programma dell’evento consultabile sul sito www.mojoitalia.it e articolato in 20 seminari gratuiti, per professionisti della comunicazione, giornalisti (validi ai fini della formazione obbligatoria) ma anche appassionati e famiglie, con un contest internazionale che premierà le migliori videonotizie e videostorie realizzate interamente con lo smartphone. "Mojo Italia - commenta il direttore Nico Piro, autore anche del primo manuale italiano del mobile journalism - è molto più di un evento dedicato alla comunicazione e alla tecnologia dove, per una volta, i protagonisti non sono hardware o dispositivi ma l’uso che se ne fa E' il luogo, per ora unico in Italia, in cui la community dei mobile journalist può ritrovarsi e scambiare competenza ed esperienza. Una community che cresce ogni anno e che vede il nostro Paese ai primi posti in Europa, accanto a Gran Bretagna, Francia e pochi altri, per diffusione di questo fenomeno. Per questo Mojo Italia è un appuntamento da non perdere per giornalisti, videomaker, aspiranti tali e per chiunque abbia una storia da raccontare e vuole farlo con mezzi leggeri ma in maniera professionale". A dare il via al Festival, alle 14 di domani, sarà la lecture di Nico Piro e Enrico Farro, presidente dell’associazione italiana Filmaker, e a seguire, il seminario dedicato a Instagram con il supporto de La Repubblica, il GooglenewsLab per fare storytelling con le mappe e due workshop per approfondire gli effetti speciali e tutti i segreti del montaggio via mobile. Tra i temi successivi più curiosi, 'Lo studio in uno zaino' con il videomaker Angelo Cacchio, famoso all’estero per aver compiuto un racconto via mobile/ipad di un anno in luoghi minacciati dal climate change, e l’inviato di SkyTg24, Pio d’Emilia, che spiegheranno come hanno coperto eventi e luoghi con mezzi leggeri, dal palmare al telefonino, filmando e montando in autonomia. Sabato 28, la mattina sarà dedicata al mondo audio con la partecipazione di Radio 3, alla segmentazione del target e ad approfondire il montaggio via iphone/ipad. Si riparte il pomeriggio con il seminario sulle 'slow news' per raccontare notizie che scompaiono dalla prima pagina, in collaborazione con Sant’Egidio insieme ad Alessandro Guarasci di Radiovaticana e a Valerio Nicolosi, videomaker che ha seguito la vicenda Mediterranea, con un focus sul caso migranti. Si parlerà poi di critica dei media, con il seminario 'Un anno di notizie negate e di analisi scomode' a partire dall’esperienza del giornalista e media analyst Roberto Reale che ogni giorno su twitter analizza storie per fare controinformazione. Ci saranno anche momenti per famiglie e neofiti con due photowalk, la prima a Villa Borghese, con gli accessori messi a disposizione da Joby, e una seconda per cimentarsi nell’arte della smartphotograpy nei dintorni della Casa del Cinema. Da segnalare, sempre nel pomeriggio, la testimonianza di Francesco Bevivino e Emanuele Nuccitelli dell’Agenzia Dire, che presenteranno una app innovativa e interamente made in Italy per girare e montare su smartphone. Domenica 29 il Festival diventa itinerante. Primo appuntamento alle 10 in Associazione Stampa Romana con un seminario sulla cybersecurity per approfondire come difendere smartphone, pc, archivio e fonti da intrusioni informatiche. Nel pomeriggio, allo spazio polifunzionale Magazzino Scipioni (Via degli scipioni, 30), si parlerà di moda raccontata con lo smartphone in una tre voci con Stefania Giacomini ex giornalista Rai, Natalia Castaldini, blogger e videomaker di moda e Nadia La Bella, fenomeno di Instagram 'made in Rome'. Si chiude, nel tardo pomeriggio, con un seminario dedicato alla narrazione del cibo e del vino con Antonio Paolini, responsabile delle Guide gambero rosso, Carlo Ottaviano, critico de Il Mattino e Stefano Barbato, chef seguitissimo su youtube per le sue video-ricette. "Stampa Romana con questa nuova edizione – dichiara Lazzaro Pappagallo, segretario dell’Associazione Stampa Romana - ribadisce il ruolo di un sindacato dei giornalisti che non ha paura della modernità, dei nuovi sistemi di produzione e di racconto delle notizie e fa della divulgazione attraverso il festival uno strumento potente di ridefinizione dell’identità professionale". Momento clou della prima giornata, sarà la celebrazione dei vincitori del contest, con lavori provenienti da tutto il mondo. Una Giuria di esperti, presieduta dal giornalista TG1 Paolo Di Giannantonio, esaminerà la rosa dei finalisti secondo 4 categorie: news (formato short e long), narrazione (stessa durata), migliore opera internazionale e miglior autore italiano. Parte attiva del contest anche il main sponsor del Festival Mastercard, che assegnerà due premi speciali, alla migliore opera italiana e miglior opera internazionale che meglio avranno interpretato il tema start something priceless e avranno con il solo uso di uno smartphone contribuito a raccontare una storia, un’esperienza, una passione o un’idea che possano portare alla realizzazione di qualcosa di grande e straordinario.