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Governo: Noi Rete Donne a Conte, rispettare equilibrio di genere in nomine Partecipate
Roma, 24 set. (Labitalia) - Noi Rete Donne scrive al Presidente Giuseppe Conte per chiedere "attenzione e un impegno nell'individuazione di donne nelle numerose nomine nelle partecipate dello Stato". La rete che riunisce numerose associazioni di donne impegnate sui temi della parità, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio, firmata a nome di tutte le associate da Daniela Carlà, Marisa Rodano, Annamaria Barbato Ricci e Andrea Catizone. "Noi Rete Donne, attiva da oltre dieci anni in un’azione di sinergia fra Associazioni femminili e singole donne impegnate nella società e nelle istituzioni, -si legge nella lettera- al fine del conseguimento della democrazia paritaria, guarda con preoccupazione ai nomi delle personalità ipotizzati per ricoprire delicati incarichi in Enti, Authority o Società quali Eni, Enel, Cdp, Autorità delle Comunicazioni e Garante della Privacy e molte altre (si parla di un plotone di circa 400 incarichi) in quanto, tranne rare eccezioni riguardanti valide professioniste, sembra confermare una sorta di conventio ad excludendum al maschile, al massimo mitigata da poche cooptazioni senza oggettiva verifica sui curricula". "D’altronde, le decisioni in merito oggi sono prese prevalentemente da uomini. Ci è parso doveroso, pertanto, richiamare la Sua attenzione sull’esigenza di rappresentare, nell’identificazione dei candidati, entrambi i sessi operanti nella società italiana. Tanto più che, nel Suo discorso d’insediamento di questo Governo, Lei ha enunciato, fra le priorità, l’incentivazione “della partecipazione delle donne nel Paese e nel lavoro, ai vari livelli”. Un programma di Governo che auspichiamo tutte che si traduca in fatti", prosegue Noi Rete Donne. La rete delle donne cita i precedenti normativi di riequilibrio della rappresentanza dei sessi "che hanno dato ottimi risultati", sottolinea nella lettera. "Ad esempio immettendo nei CdA delle Società quotate donne di valore, con curricula eccellenti, secondo il dettato della Legge Golfo Mosca (L. 120/2011, rinnovata fino al 2022). E si potrebbero utilizzare metodi e criteri di selezione utili a consentire anche alle donne che possiedono i requisiti di concorrere alle nomine nei vertici", suggeriscono le donne. "In virtù di tali considerazioni, pertanto, e tenendo conto dell’imprescindibile esigenza di colmare l’incancrenito gap fra i generi, Le chiediamo, nell’interesse delle donne italiane, di rendersi garante, nell’elaborazione delle candidature per le suddette nomine, di un effettivo equilibrio fra i generi", prosegue la lettera. "Ciò senza ricorrere al tradizionale alibi, facilmente confutabile, secondo cui “donne adatte non ci sono”. Ci sono, eccome", concludono le rappresentanti di Noi Rete Donne.