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Pesca: Fai Cisl presenta progetto 'Porto Sicuro'

AdnKronos

Roma, 22 lug. (Labitalia) - Prende il via la campagna Fai Cisl per la sicurezza sul lavoro, le tutele sociali e la competitività del settore pesca. L’iniziativa si chiama “Porto Sicuro” e vedrà la federazione agroalimentare e ambientale della Cisl impegnata nelle principali marinerie italiane, con recapiti permanenti, per fornire assistenza alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto. “I nostri operatori – spiega il segretario nazionale Silvano Giangiacomi – si confronteranno con i lavoratori su aspetti fondamentali come lavoro usurante, ammortizzatori sociali, applicazione del Testo Unico sulla sicurezza, welfare, requisiti pensionistici, concorrenza sleale". "Su quest’ultimo punto, -aggiunge Giangiacomi- vogliamo lanciare un messaggio forte per prevenire anche qualsiasi forma di caporalato nella pesca e raccogliere eventuali segnalazioni di sfruttamento. Le scarse capacità di attrazione, infatti, che il comparto purtroppo sta esercitando sui giovani, rischia di ampliare la platea di quelle persone che, nella disperata ricerca di occupazione, sono socialmente più vulnerabili e accettano di lavorare senza regolare contrattualizzazione, specialmente se di origine straniera”. “Il nostro presidio nei porti –afferma il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota– rappresenta anche un progetto di conoscenza e approfondimento. Con la Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche raccoglieremo le istanze e le storie di lavoratrici e lavoratori per fotografare con puntualità tutta la complessità del settore pesca. Nel contempo, vogliamo divulgare il nostro impegno sulla legislazione settoriale, per affiancare i pescatori e affermare in maniera sempre più puntuale i loro diritti". "Alla base dell’iniziativa, c’è la grande volontà, da parte del sindacato, di rilanciare un settore che può essere strategico in termini di occupazione e sviluppo sostenibile, e che merita di essere sostenuto partendo dal lavoro di qualità, ben retribuito e in sicurezza. Soltanto così potremo sollecitare anche il ricambio generazionale necessario per dare una concreta visione futura a tutto il comparto e alle filiere connesse”, conclude Rota. Il progetto “Porto Sicuro”, che nasce nell’ambito del Programma nazionale triennale 2017-2019 della Pesca e dell’Acquacoltura finanziato dal Mipaaft, sarà presentato alla stampa venerdì 26 luglio alle ore 11 a Roma, in Via Tevere 20, nella sede nazionale della federazione.