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Imprese: Jerusalmi, 'sviluppo mercati alternativi capitale è strategico'

AdnKronos

Milano, 4 lug. (Labitalia) - "Lo sviluppo dei mercati alternativi del capitale è strategico per la crescita economica di un Paese, dell’Europa e del Mediterraneo e rappresenta una delle missioni istituzionali di Borsa Italiana. La necessità di sviluppare mercati di capitali più forti ed estesi, che forniscono nuove fonti di finanziamento alle imprese nelle diverse fasi del loro sviluppo e contribuiscano ad ampliare le possibilità di scelta degli investitori, rappresenta una priorità di intervento dei principali attori istituzionali e industriali, locali e internazionali". Lo ha dichiarato l'amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, oggi nell'aprire a Milano, a palazzo Mezzanotte, il panel economico della assemblea parlamentare del Mediterraneo 'Pam meeting on alternative capital markets for economic growth in the Mediterranean. The critical role of parliamentarians'. "Borsa Italiana nel tempo - ha continuato Jerusalmi - ha sviluppato numerosi prodotti e servizi a sostegno della finanza per la crescita: dai mercati alternativi del capitale quali Aim Italia per l’equity ed extramot per il debito, ai mercati regolamentati Mta e Mot, con l’esperienza di successo del segmento star al Miv, dedicato ai veicoli di investimento fino ad arrivare alla piattaforma Elite". Ed Elite, ha sottolineato, "rappresenta in pieno quella che è la nostra visione e il nostro sforzo: oggi è presente in oltre 43 paesi, inclusi molti del bacino Mediterraneo, con oltre 1.200 aziende già parte del network e che sta ulteriormente sviluppando la sua presenza soprattutto in Africa". "Il focus sulle esigenze di crescita delle imprese, da un lato, e la vocazione fortemente internazionale, dall’altro, ci consentono - ha spiegato Jerusalmi- di far incontrare imprese e capitali su tutta la filiera e ci da la possibilità di giocare un ruolo importante nell’area mediterranea, anche in collaborazione con le borse domestiche dell’area. Oltre 8.000 fondi e oltre 1.900 case di investimento accedono ai nostri mercati canalizzando importanti risorse finanziarie a vantaggio di crescita, competitività, capacità di investimento, attrazione di talenti e creazione di occupazione per le imprese che vi accedono. Basti pensare che abbiamo il 94% di investitori istituzionali internazionali nel nostro mercato". "Ringrazio i parlamentari riuniti oggi - ha affermato - per aver scelto di dedicare queste giornate di lavoro ai mercati alternativi con l’auspicio che al termine emergano proposte di policy strategiche a supporto della finanza di mercato". Quest'occasione, ha detto, "può inoltre rappresentare lo spunto per l’avvio di un hub per il Mediterraneo, che non sia solo momento di dibattito e confronto ma anche un punto di avvio per iniziative sinergiche sui territori e nelle diverse giurisdizioni".