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Terzo Settore: Croce Rossa-Federmanager, insieme per disegnarne futuro

AdnKronos

Roma, 29 mag. (Labitalia) - "Il Terzo settore ha bisogno dell’impresa e l’impresa ha bisogno del Terzo settore". Questo il presupposto fondamentale, espresso dal segretario generale della Croce Rossa Flavio Ronzi, nel corso dell’incontro 'Identità e ruolo del Terzo settore tra Stato e Mercato', tenutosi oggi a Roma nella Sala Vanvitelli dell’Avvocatura Generale dello Stato e promosso da Federmanager e Croce Rossa Italiana. "Il mondo del non profit -ha proseguito Ronzi- sta attraversando un’importante fase di sviluppo, che prende le mosse da una nuova cornice normativa, più funzionale e organizzata, che ci obbliga a dotarci di nuovi mezzi e risorse. Il Terzo settore si pone come elemento terzo tra Stato e Mercato. Il suo valore non è solo legato alla sussidiarietà ai pubblici poteri, ma è anche economico: 67 miliardi, pari al 4,3% del Pil. Tuttavia, questo comparto ha sempre più bisogno, per stabilizzarsi, di mutuare dal mondo imprenditoriale, anche e soprattutto da un punto di vista del management. Ecco perché è necessario investire in percorsi di formazione mirati e corsi di perfezionamento in grado di preparare manager che possano gestire enti complessi come quelli del Terzo settore". "Dobbiamo creare un nuovo modello di impresa che sviluppi il Terzo settore, oggi composto in maggioranza da realtà di piccole dimensioni e strutture leggere. Il contributo dei manager può essere fondamentale per crescere, riconoscere la qualità del lavoro, migliorare l’efficienza ed essere competitivi. La nostra priorità -ha indicato Stefano Cuzzilla, presidente Federmanager- è investire nelle competenze manageriali, che sono in costante evoluzione, ed è per questo che abbiamo lanciato la figura del 'Manager per la Sostenibilità': un profilo con determinate competenze e responsabilità che stiamo certificando attraverso un programma specifico". Il convegno, moderato da Barbara Contini, sottosegretario generale della Cri, si è aperto con i saluti istituzionali di Gianni De Bellis, vice avvocato generale dello Stato, cui è seguita l’analisi sullo stato dell’arte del Terzo settore condotta da Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo settore. La giornata è stata idealmente ripartita secondo tre differenti prospettive, allo scopo di rappresentare, anche alla luce della nuova cornice normativa, futuro e obiettivi del mondo profit e del mondo non profit. La prima, relativa al punto di vista giuridico, è stata animata dagli interventi di Alessandro Lombardi, direttore della Direzione generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marcello Clarich, professore ordinario Diritto amministrativo presso l’Università 'Sapienza' di Roma, Andrea Bassi – Direttore del Corso di alta formazione in Management umanitario e socio-sanitario, presso l’Università di Bologna. La seconda prospettiva riguarda la disamina dei cambiamenti analizzati dai rappresentati del Terzo settore. Oltre all’intervento di Flavio Ronzi, infatti, ha preso la parola Roberto Museo, direttore dei centri di servizio per il volontariato. Il punto di vista del mondo delle imprese è stato affidato a Federmanager che, dopo l’analisi del presidente Cuzzilla, si è avvalsa del contributo del direttore generale Mario Cardoni.