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Lavoro: Bcg, in casa quello delle donne è il doppio degli uomini

AdnKronos

Milano, 2 mag. (Labitalia) - Le incombenze domestiche gravano sulle spalle femminili con una probabilità 2 volte maggiore rispetto agli uomini. Lo rivela il nuovo studio Bcg 'Lightening the mental load that holds women back', che analizza il peso delle attività famigliari svolte dalle donne nella conciliazione tra vita privata e lavoro. Lo studio - basato su interviste a più di 6.500 lavoratori di diversi settori in 14 paesi nel mondo tra cui l’Italia su attività domestiche comuni come la spesa, la cucina, le pulizie, il pagamento di bollette o la cura del giardino - rivela che in una relazione con entrambi i partner che lavorano una donna ha la maggior responsabilità delle faccende quotidiane rispetto al partner uomo: 2,5 volte superiore per quanto riguarda il bucato, 2,1 per la cucina, 1,8 per le pulizie, 1,6 per la spesa. Questo perché la donna è vista come manager della casa, mentre l’uomo si limita alla semplice esecuzione di compiti di supporto. Una manager che non si limita a dare le linee guida, ma deve occuparsi anche di portare a termine buona parte dei compiti. Questo doppio ruolo - manager e 'staff' della casa, in gergo aziendale - equivale a una presa in carico del 75% del totale delle responsabilità famigliari, che sottraggono non solo energie fisiche, ma mentali. Inoltre, le donne hanno meno tempo materiale per concentrarsi sulla carriera dedicandosi, ad esempio, al networking, o alla ricerca di nuovi incarichi o ai viaggi di lavoro. Se le aziende sono seriamente intenzionate a far crescere il numero di donne in posizione di leadership, devono affrontare il peso della responsabilità domestica e il contributo al carico mentale che le donne portano con sé. La ricerca Bcg offre qualche spunto suggerendo ad esempio, oltre all’opportunità di una organizzazione flessibile del lavoro, la celebrazione di role models e delle 'dual-career couples'. In particolare, gli uomini in posizione di responsabilità devono farsi testimoni di un modello comportamentale, sfruttando attivamente i programmi di lavoro flessibili e il congedo di paternità.