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Fiere: Oroarezzo chiude all’insegna della sinergia
Arezzo, 11 apr. (Labitalia) - Oroarezzo, la manifestazione gestita da Italian Exhibition Group ad Arezzo Fiere e Congressi, si è conclusa con una tenuta significativa, ancor più sintomatica in una situazione di mercato non facile. “Abbiamo ottenuto risultati positivi - spiega Ugo Ravanelli, Ceo di Italian Exhibition Group - grazie all’importante lavoro svolto per addivenire a un'unica regia per le fiere dell’oro, che ha rafforzato il ruolo della piattaforma voluta da Ieg. Una regia che ad Arezzo si è chiaramente mostrata in tutta la sua efficienza e che è basata sostanzialmente su quattro pilastri: l’anticipazione delle date in funzione dei mercati strategici, gli investimenti realizzati, il focus di posizionamento e lo sviluppo dell’incoming buyers dall’estero”. Grazie a questo lavoro, dal 6 al 9 aprile, Oroarezzo ha raccolto e valorizzato sui mercati internazionali il meglio della produzione orafa made in Italy. Confermati i dati attesi: oltre 450 i buyers ospitati, operatori di mercati emergenti e tradizionali, provenienti da 60 paesi grazie al supporto di Mise e Ice, e oltre 500 aziende espositrici rappresentative della miglior oreficeria made in Italy. Apprezzamenti ha ricevuto il posizionamento della manifestazione, sempre più chiaro e definito sia in relazione all’offerta focalizzata sulla produzione italiana, sia alla domanda, che invece abbraccia i paesi di tutto il mondo. Buono l’afflusso dai mercati più importanti: primo su tutti il Middle East (con Emirati Arabi, Arabia Saudita e Libano) e anche Usa; stabili Hong Kong, Germania e Spagna. L’attività di business durante la manifestazione ha rispecchiato l’andamento dell’export del settore evidenziando, appunto, gli Emirati Arabi Uniti al primo posto nel ranking dei principali paesi di sbocco, in particolare per il gioiello aretino, la crescita delle esportazioni verso Hong Kong (+4,2%) e la stabilità della domanda Statunitense. Grazie allo sforzo di Ieg, l’appuntamento è stato l'occasione per fare il punto sull’andamento dell’industria italiana della gioielleria, alla presenza di tutti gli interlocutori del settore: dal Mise - la cui partecipazione è stata rafforzata dalla presenza del sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico, Michele Geraci - fino ai rappresentanti delle aziende. Confindustria Federorafi, Confartigianato, Cna e Confimi Industria, in rappresentanza dell’intero comparto manifatturiero orafo gioielliero italiano, hanno chiesto formalmente al governo maggiori investimenti pubblici per potenziare la leadership delle manifestazioni italiane. Apprezzato il cambio di data di questa 40ma edizione della manifestazione, anticipata per meglio armonizzare il calendario delle fiere del settore orafo e per evitare la sovrapposizione con le festività religiose (la Pasqua, le festività ebraiche e il Ramadan). La scelta ha agevolato la presenza di espositori e buyer provenienti da mercati target. Potenziati i servizi per i buyer che, potendo organizzare in maniera più efficace le attività legate al business, hanno particolarmente apprezzato l’opportunità di godere anche del programma di visita alla città. La partecipazione e la valorizzazione del territorio, ad integrazione dell’offerta dei servizi business, si confermano tratto distintivo del modello fieristico promosso da Ieg. Nella relazione con la città, nell’organizzazione concomitante degli eventi e attraverso le aperture promosse durante il week end di manifestazione, si è evidenziato il valore dell’appuntamento fieristico, non solo per il settore di appartenenza, ma per l’intero sistema locale che lo accoglie. I prossimi appuntamenti della piattaforma unica dell’oro gestita da Italian Exhibition Group sono a Vicenza, con VicenzaOro September dal 7 all’11 settembre e ancora ad Arezzo, dal 26 al 28 ottobre, con Gold Italy.