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Formazione: Ciofs-Fp a confronto su revisione delle professioni
Roma, 3 apr. (Labitalia) - L’Associazione senza fine di lucro Ciofs-Fp (Centro italiano opere femminili salesiane - Formazione professionale) si riunisce in Assemblea per confrontarsi con le sedi regionali (11) e i centri di formazione professionale (oltre una cinquantina) per ragionare sul futuro dei giovani. L'appuntamento, 'Riflessioni su 50 anni per la formazione professionale e nuove sfide. La revisione delle professioni per il lavoro del futuro', è per domani, giovedì 4 aprile, presso l'Istituto Maria SS. Bambina, in via Paolo VI 21, a Roma. L’ente da sempre, ovvero da 50 anni, si dedica ai ragazzi e le ragazze sia nella fascia dell’obbligo formativo, sia per preparali e avviarli a un mestiere. In questi 5 decenni le cose sono molto cambiate e la stessa introduzione del 'sistema duale' anche in Italia ha impresso una spinta verso i mestieri che ovviamente non sono più quelli di un tempo: è urgente quindi occuparsi della revisione delle professioni. Su questo tema interverrà Mario Frisanco, docente all'Università di Trento e membro del gruppo tecnico del tavolo delle Regioni che sta ultimando i lavori per le revisioni delle professioni. “L’iter è stato lungo - spiega - anche per ragioni tecniche e perché si è deciso di rivedere anche alcuni aspetti strategici sulla formazione professionale. Da questo lavoro uscirà non solo una lista di mestieri aggiornata e adeguata all’evoluzione del mercato del lavoro, ma anche una riflessione in cui si evidenzia la prospettiva. Ad esempio, si è ragionato sul fatto che nel triennio i primi due anni hanno un più alto valore educativo perché i ragazzi oggi sono spesso fragili e poco strutturati, e un terzo anno in cui le componenti professionali sono più forti". Per suor Manuela Robazza, presiedente nazionale Ciofs-Fp, “la revisione delle qualifiche legate alla formazione professionale è un lavoro che si attendeva da anni, per renderlo il più possibile adeguato alle richieste dei territori e delle imprese: il coordinamento delle Regioni, che presiede il lavoro, ha accolto le osservazioni e richieste che abbiamo formulato". "Gli aspetti più rilevanti - sottolinea - sono sicuramente il fatto di poter accorpare più indirizzi nelle 22 qualifiche già in elenco. In altre parole, sarà possibile giocare su più indirizzi in modo agevole per soddisfare le esigenze che le aziende hanno di personale specializzato. Finalmente, in questo modo, il mismatch tra domanda e offerta si dovrebbe annullare".