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Ponte Morandi: consulenti lavoro, dopo crollo aumento costi per mezzi pesanti

AdnKronos

Genova, 26 feb. (Labitalia) - Il crollo del Ponte Morandi "ha generato un aumento di costi (pari a 265.200 euro) per circa 4 mila camion che entrano ed escono ogni giorno dal porto genovese, mentre per i 31.500 veicoli pesanti che attraversano la città il costo aggiuntivo è di 2 milioni di euro giornalieri". E' quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro 'Gli effetti del crollo del Ponte Morandi su economia, occupazione e integrazione sociale', presentato oggi a Genova nel corso della due giorni 'Verso il Festival del Lavoro 2019', l’evento di anteprima della X edizione del Festival del Lavoro. Secondo i consulenti del lavoro, l'aumento dei costi è generato da "un allungamento di 120 km per l'attraversamento di Genova da Levante a Ponente e di 70 km in senso inverso", dopo il crollo del Viadotto, che contava complessivamente 20 mila attraversamenti giornalieri e 11 milioni di camion all’anno. L’inutilizzabilità del Ponte venuto meno con il crollo, unito alla mancanza di infrastrutture secondarie per il collegamento della città, ha comportato disagi e congestionamenti sulla viabilità urbana. Sono stati rilevati, continuano i professionisti, "anche disagi e allungamento dei tempi nello spostamento fra casa e lavoro con tempi oscillanti tra i 15 e i 45 minuti di ritardo". "L’evento del 14 agosto 2018 ha dunque prodotto ingenti danni alle persone, all’economia e alla società davanti ai quali una riflessione complessiva non può essere omessa", concludono.