lavoro

Vino: Buywine 2019 chiude con numeri record

AdnKronos

Firenze, 22 feb. (Labitalia) - Si è chiusa con un bilancio estremamente positivo la nona edizione di BuyWine, la più importante iniziativa commerciale per il settore vitivinicolo in Toscana, promossa dalla Regione Toscana in collaborazione con PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di commercio di Firenze. Nelle giornate dell’8 e 9 febbraio, 215 aziende vitivinicole del territorio, di cui 80 con certificazione biologica o biodinamica, hanno incontrato oltre 200 buyer provenienti da 44 Paesi presso il padiglione Spadolini della Fortezza da Basso di Firenze; 1.170 le etichette proposte per 50 denominazioni (sulle 58 riconosciute per la Toscana), quasi 6.000 i meeting B2B effettuati e più di 33.400 wine tasting. Oltre alla conferma dei mercati ormai consolidati come Stati Uniti, Canada, Cina e i classici mercati europei con la Germania in testa, questa nona edizione ha visto la partecipazione di importatori provenienti da nove nuovi mercati: India, Malesia, Filippine, Macao, Argentina, Cile, Spagna, Albania, Slovenia. Il successo del format è racchiuso nella professionalità dei seller, vale dire i produttori toscani, e dei buyer partecipanti che si scelgono grazie a un sistema di matchmaking che incrocia i loro rispettivi profili. Le preferenze di appuntamento espresse sono state oltre 25.000, 3.500 in più rispetto alla passata edizione. Gli appuntamenti in agenda sono stati generati nel 72% dei casi da perfect matching, e cioè da una preferenza reciproca espressa da seller e buyer. I Paesi più richiesti da parte dei produttori toscani sono stati Regno Unito, Polonia, Svizzera. Altro dato interessante riguarda la dimensione dei produttori: il 62% dei seller presenti ha produzione inferiore a 100.000 bottiglie l’anno e solo l’8% appartiene alla fascia da oltre 500.000 bottiglie. Questo conferma che i seller presenti - selezionati da apposito bando regionale - sono per lo più piccoli o piccolissimi e avrebbero difficilmente la possibilità di interfacciarsi con compratori provenienti da ogni angolo del pianeta se non a fronte di costi e tempi considerevoli per viaggi e trasferte. I questionari di gradimento hanno confermato le ottime premesse. Il 98% dei produttori toscani giudica interessante le relazioni sviluppate con prospettive future di business favorevoli al 91%. Allo stesso tempo, i buyer hanno espresso il 94% di soddisfazione generale e il 93% di interesse sulle relazioni sviluppate. Quasi la totalità dei buyer ha richiesto di essere invitato all’edizione 2020. Un elemento che ha aiutato a cementare il livello di soddisfazione dei buyer è stata la partecipazione massiccia ai 7 tour organizzati per loro. Ben 180 su 200 hanno deciso di partire alla scoperta dei territori in cui nascono le Docg e Doc della Toscana. I percorsi hanno toccato le aree dedicate alla produzione di Chianti, Chianti Classico, Vernaccia di San Gimignano, Terre di Pisa, Montecarlo di Lucca, Cortona, Val di Chiana, Val d’Arno di Sopra, Colli di Candia e Lunigiana. I buyer hanno partecipato a masterclass dedicate, hanno degustato prodotti tipici e sono stati accompagnati in visita a luoghi simbolo per la cultura e il turismo toscano come musei, borghi e palazzi storici. E il successo di BuyWine si è ripetuto anche per PrimAnteprima (9 febbraio, padiglione Cavaniglia, Fortezza da Basso), l’evento promosso dalla Regione in collaborazione con PromoFirenze che ha inaugurato la settimana delle Anteprime di Toscana. Presenti a questa edizione oltre 130 giornalisti accreditati (circa 1/3 stranieri). Hanno partecipato alla giornata, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi, i vertici dei Consorzi di tutela del vino toscano e numerosi sommelier, selezionati dalle principali associazioni riconosciute a livello nazionale, quali Ais e Fisar, oltre ai rappresentanti dei 10 Consorzi del vino presenti con una propria postazione (Carmignano, Colline Lucchesi, Maremma Toscana, Montecarlo, Montecucco, Orcia, Pitigliano e Sovana, Terre di Pisa, Val di Cornia e Valdarno di Sopra). Le eccellenze del vino hanno richiamato quelle del cibo: a PrimAnteprima hanno fatto il loro ingresso anche importanti consorzi del food toscano come Assocantuccini, il Consorzio del Pecorino Toscano, il Consorzio del Farro della Garfagnana, il Consorzio Vitellone Bianco AC, il Consorzio dell’ Olio Toscano, quello dell’Olio Chianti Classico e quello dell’ Olio di Seggiano, l’Associazione Castagna Monte Amiata, il Consorzio del Pane toscano, il Consorzio Finocchiona e l’Associazione Lardo di Colonnata.