lavoro

Turismo: Bmii 2019, destination wedding amata e sempre più richiesta

AdnKronos

Roma, 8 feb. (Labitalia) - Che sia in un hotel a cinque stelle in splendide città ricche di cultura e storia, come Roma e Venezia, in un antico castello del Centro Italia o in un borgo del Sud con masseria e trulli, organizzare un matrimonio in Italia in una location da sogno è il desiderio di molte coppie straniere. C’è chi addirittura decide, per celebrare le proprie nozze, di diventare protagonisti con parenti e amici di una delle isole Borromee sul Lago Maggiore. Le richieste sono tante e l’offerta è sempre più ampia e strutturata. Il miglior osservatorio del fenomeno del wedding tourism nel Belpaese è la Bmii-Borsa del matrimonio in Italia, l’eventoB2B di rilevanza internazionale, che ha registrato grande successo per la sua quinta edizione che si è svolta a Roma. Operatori italiani e stranieri si sono incontrati per due giornate di lavoro, con un totale di 2.500 appuntamenti one-to-one prenotati on-line. Più di 60 aziende espressione dell’eccellenza del made in Italy hanno mostrato le migliori proposte del settore per organizzare il perfetto giorno del sì agli oltre 70 buyer presenti per Bmii 2019, provenienti da diverse parti del mondo come Brasile, Canada, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, India, Irlanda, Israele, Libano, Marocco, Montenegro, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Russia, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Svezia, Ucraina e Ungheria. Non solo viaggio culturale o enogastronomico quindi, l’Italia è tra i principali marketplace del turismo generato dai matrimoni di coppie straniere ed è alta l’attenzione delle istituzioni e degli enti territoriali per questo fenomeno in continua crescita. Presente a Bmii 2019 la Regione Lazio, con un’area espositiva che ha coinvolto otto operatori del matrimonio specializzati nell’incoming turistico a Roma e nel Lazio. "Negli ultimi anni - sottolinea Lorenza Bonaccorsi, assessore al Turismo e pari opportunità Regione Lazio - il nostro Paese ha potuto consolidare sempre più il proprio ruolo guida nel wedding tourism confermandosi la meta più ambita d’Europa. Per il Lazio questa è certamente una grande occasione: dalle meraviglie e il lusso di Roma fino alla bellezza e alla tradizione dei territori laziali, la nostra regione ha tutte le carte in regola per presentare un’offerta completa e di qualità. Con i suoi borghi, gli scorci sul mare, le isole, i sapori e i profumi della campagna, e poi le produzioni tipiche laziali, conosciute e diffuse in tutto il mondo, il buon cibo, il buon vino: ogni angolo di questa regione è in grado di regalare un’esperienza unica per celebrare i momenti più speciali della nostra vita". Il mondo del wedding rappresenta, infatti, una straordinaria opportunità di sviluppo e di internazionalizzazione per tutto il territorio regionale “ed è̀ per questo - aggiunge - che la Regione Lazio è̀ impegnata a sostenere questo importante settore con apposite campagne di promozione, attraverso le fiere e gli eventi internazionali". "Dobbiamo, perciò, continuare a lavorare insieme agli operatori, mettendo a sistema - dice - quella grande rete che unisce artigiani, organizzatori e agenzie di settore, e far sì che ogni evento possa produrre un beneficio per il territorio. La Borsa del Matrimonio va esattamente in questa direzione e contribuisce a far crescere un comparto davvero strategico per il turismo del Lazio; un business in grado di creare opportunità occupazionali e ricadute significative per l’economia della nostra regione". Tra location mozzafiato, agenzie di incoming e di organizzazioni di eventi partecipanti alla quinta edizione, presente anche 'Terre di Pisa' lo stand collettivo della Camera di commercio di Pisa con nove imprese del territorio toscano che rappresentano una perfetta sintesi del buon vivere italiano: suggestivi tramonti marini, dolci paesaggi collinari, borghi antichi ricchi di storia, di cultura, dimore storiche di grande pregio architettonico, badie e chiese millenarie, eccellenze enogastronomiche e servizi di settore sempre più raffinati. "Con la partecipazione alla Borsa del matrimonio in Italia - evidenzia Valter Tamburini, presidente della Camera di commercio di Pisa - la proposta pisana si rivolge direttamente al mercato, forte di un brand, 'Terre di Pisa', che sta affermandosi progressivamente qualificando in modo puntuale il nostro territorio e i suoi contenuti di valore. Vogliamo restare in sintonia con il crescente successo del nostro territorio quale wedding destination, un fenomeno nato spontaneamente che ora, tuttavia, ha bisogno di una promozione mirata e progetti specifici per consolidarsi come prodotto turistico vero e proprio nell’ambito della più generale promozione del marchio Terre di Pisa". Numeri importanti, quelli legati al wedding tourism in tutto il suolo italiano e in particolare in questo territorio: secondo i dati diffusi da Toscana Promozione Turistica, del giro di affari stimato in 440 milioni di euro con oltre un milione di presenze, circa un terzo è appannaggio della Toscana che, solo nel 2017, ha ospitato oltre 2.500 matrimoni, con una spesa media di 50.000 euro, per circa 500.000 pernottamenti, un valore economico di 140 milioni di euro e lavoro per 2.800 operatori. Dati incoraggianti e soprattutto in crescita tenuto conto che, oltre agli sposi inglesi, americani e australiani che da più tempo prediligono la regione, anche gli arrivi da Francia, Paesi Bassi e Russia sono in aumento come quelli dalla Cina che si conferma paese emergente.