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Privacy: Buttarelli (Garante Ue Protezione Dati), 'istituzioni siano più presenti'
Roma, 4 feb. (Labitalia) - "Bisogna instaurare una cultura della protezione dei dati e le istituzioni hanno un ruolo fondamentale. Un corretto approccio a questa materia darà competitività sul mercato a coloro che capiranno che investirvi sarà chiave in futuro in termini di fiducia, ma anche di ritorno economico". Lo ha dichiarato Giovanni Buttarelli, Garante europeo della Protezione dei Dati, intervenuto oggi al convegno 'Consapevolezza e Responsabilizzazione - Etica, accountability, effettività ed efficacia: la rosa dei venti del Gdpr', organizzato da Osservatorio 679 presso la Sala della Lupa a Palazzo Montecitorio, a Roma. "Ci avviciniamo -ha detto Buttarelli- al primo anno di applicazione del Gdpr e la prima cosa che mi viene da dire è che intanto non è morto nessuno: c'è un po' di ragionevole affanno nel mettere insieme tutti i pezzi del mosaico". Ma l'approccio all'applicazione, ha precisato Buttarelli, "deve essere tailored, soprattutto per artigiani e pmi, deve essere fatto apportando varietà e creatività". "L'Italia ha una forte storia in questa materia - ha proseguito - e deve assolutamente creare un made in Italy nel settore della protezione dei dati. Mostrare così la parte migliore del nostro paese, la sua creatività è le sue competenze. Il Garante italiano ha fatto del suo meglio pur trovandosi nella difficile posizione di risultare troppo paternalistico. Chi adesso si trova a essere titolare del trattamento sta dimostrando di essere in difficoltà per tutta una serie di ragioni: la materia è più complessa, ha preso piede il business delle consulenze che si rivelano non corrette o inutili. Le istituzioni devono essere più presenti e agire da facilitatrici per instaurare questa cultura della protezione dei dati". Buttarelli ha poi concluso: "Sono felice di celebrare questo 30esimo anniversario nella protezione dei dati, continuerò a servire questa materia nei prossimi anni indipendentemente dalla carica che ricoprirò".