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Sud: accordo Mediocredito Centrale-Confeserfidi per pmi su accesso a credito
Roma, 21 gen. (Labitalia) - Mediocredito Centrale e Confeserfidi, Confidi vigilato da Banca d’Italia e leader nel meridione d’Italia, hanno siglato un accordo di collaborazione finalizzato a facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, con prevalenza nel Mezzogiorno. Le modalità della collaborazione individuate dall’accordo sono fortemente innovative in quanto prevedono una semplificazione dell’iter istruttorio del finanziamento attraverso un’integrazione dei processi operativi della Banca e del Confidi: gli operatori di Confeserfidi potranno infatti utilizzare autonomamente il portale B2B messo a disposizione da Mediocredito Centrale per le domande di finanziamento fino a 500 mila euro. Le operazioni presentate potranno essere garantite dal Confidi e controgarantite dal Fondo di garanzia per le Pmi. “Con questa collaborazione -ha sostenuto Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Mediocredito Centrale- la Banca prosegue nell’individuazione di partnership qualificate, orientate allo sviluppo del Mezzogiorno. Le modalità di attuazione dell’accordo, inoltre, confermano la scelta strategica di Mediocredito Centrale di puntare sui canali digitali per rispondere in modo rapido e flessibile alle esigenze delle piccole e medie imprese”. Bartolo Mililli, amministratore delegato Confeserfidi, è particolarmente soddisfatto: “Siamo un Confidi iscritto all’albo ex art. 106, di dimensione nazionale, e operiamo con partner bancari selezionati, con i quali avviamo strategie di sviluppo a supporto delle nostre 10 mila imprese socie che assistiamo nell’accesso al credito, alle migliori condizioni possibili. Mediocredito Centrale è il partner ideale per supportare le pmi, a partire dalle micro e piccole imprese, perché ha messo a punto un modello operativo che si sposa perfettamente con quello Confeserfidi, ormai diventato interamente dematerializzato e veloce, al punto che riusciamo a dare una risposta 'time to yes' in appena 2 giorni lavorativi”.