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Musica: prima edizione Festival 'Il Bandoneón e le sue infinite possibilità'

AdnKronos

Roma, 27 dic. (Labitalia) - Il Centro del Bandoneón di Roma, con il patrocinio dell'Ambasciata dell'Uruguay in Italia, presenta, nell'auditorium CasAcli di Roma in vicolo del Conte 2, la prima edizione del Festival 'Il Bandoneón e le sue infinite possibilità', per festeggiare i 10 anni della fondazione, il 9 febbraio, il 16 marzo e il 13 aprile 2019. Si potrà così ascoltare il bandoneón a 360 gradi, trattato con tre diverse tecniche: quella per eseguire i grandi classici (Bach, Frescobaldi, Purcel, ecc.), quella del tango tradizione (Troilo, Balcarce, Plaza, Arolas, ecc.), quella del tango moderno (Piazzolla) e contemporaneo (Passarella). I titoli delle tre serate sono: 'La musica uruguaiana', 'Il bandoneón: dalle origini al tango contemporaneo e la musica rioplatense' e la 'Grande orchestra tipica'. Il Centro è stato fondato nel 2009, con il patrocinio dell’Ambasciata dell’Uruguay in Italia e l’Istituto Italo latino americano. Il direttore artistico è il maestro Héctor Ulises Passarella, bandoneonista, compositore e direttore di orchestra, nato in Uruguay, famoso in tutto il mondo per aver eseguito le colonne sonore di Luis Bacalov per i film come Il Postino, Milonga, Assassination Tango. "Forse - dice a Labitalia il direttore artistico Héctor Ulises Passarella - nessuno credeva allora che persone che si avvicinavano al bandoneón, magari per curiosità, potessero sposare un programma di studio, abbracciare uno stile di suonare, innamorarsi del vero suono del bandoneón, aprirsi ad altre musiche al di fuori del tango, godere dell'ascolto delle grandi interpretazioni della musica, analizzare le grandi forme musicali, i cambiamenti armonici e ritmici nella storia della musica, in particolare del tango; apprezzare e provare un sincero rispetto per i grandi bandoneonisti di ieri ed di oggi". "Con tutti gli allievi del centro - afferma - ho realizzato un mio sogno: trasmettere tutto ciò che avevo imparato con i miei tre grandissimi maestri: Oscar Raùl Pacheco, René Marino Rivero e Guido Santorsola. Sentirli suonare oggi mi riempie di gioia. Con loro posso parlare di una letteratura per bandoneón, sicuro che capiscano a cosa mi riferisco; posso parlare di un bandoneón raffinato, di un bandoneón che guarda solo alla musica, del mio tango nuovo e così via. Poi, mi riempie di orgoglio vedere con quanta cura mantengono i loro stradivari, cioè i Doble A, sia accordandoli che aggiustandone la meccanica". "Ma anche loro - sottolinea - hanno insegnato qualcosa a me: ho dovuto teorizzare tutto ciò che riguardava una prassi nell’esecuzione del tango per poterla trasmettere. E' già da parecchio che loro viaggiano con me in tournée per il mondo, dalla Cina all'Uruguay, agli Emirati Arabi". "Inoltre, insieme abbiamo creato l'orchestra Tipica del tango con strumenti ad archi e pianoforte, oltre i 6/7 bandoneón, e con grande successo l'abbiamo presentata in tante parti d'Italia, e ogni volta rivivo con immenso piacere il ricordo dei miei inizi negli anni '60 nella bellissima Orchestra Tipica del mio primo maestro Pacheco. A tutti loro va il mio più profondo ringraziamento per essere così come sono, con una onestà intellettuale non comune al giorno d'oggi, e per la loro grandissima amicizia che mi hanno donato", prosegue. "Vorrei ringraziare - continua - anche la presidente del Centro Tania Colangeli per la sua dedizione alle attività del Centro e per la tenacia nel voler portare avanti questo primo Festival del vero bandoneón; la presidente dell'Associazione Occhio dell'Arte Lisa Bernardini per la sua fedeltà nel sostenere sempre con tanta professionalità i nostri progetti, l'Ambasciata dell'Uruguay e il suo addetto culturale, Sylvia Irrazàbal, che ha creduto nel Centro del Bandoneón fin dall'inizio". "Agli sponsor - fa notare - che con tanta generosità ci permetteranno, alla fine di ogni serata, di degustare i loro prodotti, e a CasAcli per ospitarci sempre con tanto affetto. Non per ultimo, vorrei dare il mio ringraziamento a tutti i musicisti delle tre serate, oltre i bandoneonisti che formeranno l'orchestra tipica per l'ultima serata. E per finire esprimo la mia felicità per poter suonare in duo, nella prima serata, insieme al grandissimo violinista Antonio Anselmi, musicista eccelso che ammiro profondamente".