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Vino: 'Miglior sommelier del mondo', Daniele Arcangeli candidato per Italia
Roma, 10 dic. (Labitalia) - Sessantacinque sommelier, membri delle Associazioni riconosciute da Asi-Association de la sommellerie internationale, provenienti da 62 Paesi nel mondo, e i tre vincitori dei titoli continentali, sono pronti a contendersi il titolo di 'Miglior sommelier del mondo Asi', il concorso che valuta l’eccellenza nella sommellerie a livello internazionale. A gareggiare per l’ambito titolo, come candidato per l’Italia, sarà Daniele Arcangeli, già 'Miglior sommelier d’Italia Aspi 2015'. Arcangeli, attualmente sommelier al The Fat Duck Group, ha iniziato a muovere i primi passi nella ristorazione e nel mondo degli hotel nel 1991 lavorando in Versilia, terra di cui è originario, come commis di sala. Completati gli studi, ha intrapreso numerose esperienze in Italia e all'estero, in prestigiose strutture quali The Langham Hotel 5* Hilton Hotels & Resort a Londra, Hotel Pitrizza 5*L Starwood Luxury Collection di Porto Cervo, Hotel Principe Forte dei Marmi 5*L Member of Leading Hotel of the World, Badrutt's Palace 5*L Member of Leading Hotel of the World di St. Moritz. Gli ultimi due anni lo vedono head sommelier a 'Borgo Santo Pietro' a Chiusdino (Siena), struttura alberghiera parte del circuito Relais & Chateaux, restaurant manager e head sommelier al Grand Hotel Principe di Piemonte con il ristorante 'Il Piccolo Principe' a Viareggio, fino ad assistere l’head sommelier al ristorante 'Pierre Gagnaire' a Le Palace Les Airelles a Courchevel in Francia. Nella competizione per diventare 'Miglior sommelier d’Italia Aspi 2015', si è distinto anche per aver superato brillantemente prove che hanno testimoniato l’evoluzione in atto nella figura del sommelier, sempre più chiamato ad essere un professionista a tutto tondo, in grado di spaziare nel vasto mondo delle bevande. E ora Arcangeli è pronto a rappresentare l’Italia come candidato al titolo di 'Miglior sommelier del mondo', competition che sublima l’arte della sommellerie dando lustro e prestigio al singolo professionista e all’intero settore. Il concorso, giunto alla sua sedicesima edizione, è organizzato da Asi-Association de la sommellerie internationale e ciascun Paese membro può presentare un candidato selezionato tramite appositi test tra coloro in possesso di titoli nazionali. L’Italia ha scelto Arcangeli che gareggerà ad Anversa dal 10 al 15 marzo 2019, affrontando una competizione di altissimo livello che si comporrà di tre distinti momenti: prove scritte, prove pratiche di servizio e alcuni test di degustazione alla cieca. Tre giorni in cui ai candidati sarà chiesto di mostrare tutta le loro expertise nella sommellerie, frutto di anni di studio e di pratica sul campo. Perché vincere il titolo di 'Miglior sommelier del mondo' nel 21° secolo significa avere perfetta padronanza non solo dell’universo del vino, ma anche di birre, liquori, sakè, acqua, caffè, tè e gastronomia. "La competizione per il 'Miglior sommelier del mondo' si tiene ogni tre anni e riunisce il gotha dei sommelier a livello internazionale. Partecipare e ancor di più vincere significa confrontarsi con i professionisti più preparati al mondo, affrontando una delle sfide più difficili nel settore. Per questo, siamo onorati del fatto che a rappresentare l’Italia sia un professionista preparato e appassionato come Daniele Arcangeli. A lui vanno i nostri migliori auguri", ha dichiarato il presidente di Aspi, Giuseppe Vaccarini.