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Dl Digità: Possi (Piramis), irrigidimento contratti a termine controproducente

AdnKronos

Roma, 30 lug. (Labitalia) - "A mio avviso, il decreto dignità porta a un irrigidimento dei contratti a termine e, in un contesto in cui è richiesta estrema flessibilità anche alle aziende, è un intervento controproducente. Presumo avrà effetti opposti a quelli auspicati: aumenterà il numero dei giovani disoccupati, spingendo le aziende ad utilizzare altre forma contrattuali molto più precarie come le collaborazioni o le partite Iva. La flessibilità ha giovato al successo di molte aziende e, in un contesto in continua evoluzione, è anacronistico pensare e agire guardando al passato e favorendo la rigidità". Così Davide Possi, managing director di Piramis, commenta con Labitalia le norme contenute nel dl Dignità. "Le norme che favoriscono il welfare - prosegue - sono certamente importanti sia per le aziende che per i dipendenti perché valorizzano la qualità del rapporto che intercorre fra loro, dando opportunità di beneficio ad entrambe le parti. Contrariamente alle aspettative, nel decreto dignità non ho trovato alcuna traccia di norme sul welfare. Poter potenziare il welfare all’interno dell’azienda - osserva - è sinonimo di qualità e di attenzione nei confronti dei propri collaboratori. Tale approccio, in Piramis, è un elemento fondamentale: infatti, come azienda, stiamo lavorando da anni per migliorare sempre di più il rapporto con i dipendenti". Quanto alla norma sull’impresa sociale, Possi dice: "Condivido la proroga fino al prossimo gennaio 2019 per la revisione degli statuti e anche la norma riguardante i dipendenti 'molto svantaggiati'. In generale, su questa parte del provvedimento sono per lo più positivo. Sono state introdotte delle misure che hanno fatto chiarezza nella parte fiscale, un po’ più dubbioso sul fatto che hanno allineato l’impresa sociale a quella tradizionale i cui scopi sono ben diversi", sottolinea. "Parlando di impresa sociale, non dobbiamo dimenticare la dimensione in cui essa opera: una dimensione di gratuità e disinteresse. Sul territorio nazionale operano una moltitudine di associazioni che contano più di 6 milioni di volontari il cui fine ultimo e più grande è aiutare gli altri. Al di là delle integrazioni legislative, è importante che rimanga invariato lo spirito con cui si opera", conclude il managing director di Piramis.