Intercettazioni inutili? Senza la “sguattera”, la Guidi sarebbe nei guai
Ora dice che non toccherà la legge, ma il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha fatto capire di essersi scandalizzato per la pubblicazione di intercettazioni nell’inchiesta sul petrol-gate di Potenza che riguardavano gli aspetti privati del rapporto fra l’ex ministro Federica Guidi e il suo compagno, Gianluca Gemelli. Osservazioni simili arrivano da ogni dibattito televisivo (e se ne è lamentato anche una vecchia volpe come Paolo Mieli in tv da Lilli Gruber)…Il riferimento di tutti i critici contro la gestione della indagine da parte dei pm di Potenza è al lungo litigio familiare fra la Guidi e Gemelli dove lei furiosa si sente trattata come “una sguattera del Guatemala”. Avendo letto la documentazione (pubblica) allegata all’ordinanza dei magistrati potentini, cosa che sicuramente non hanno fatto nè Renzi nè molti alti critici, appare evidente che per il destino giudiziario sia della Guidi che del suo compagno l’intercettazione più rilevante di tutte è proprio quella della famosa “sguattera”. Molto probabilmente se la Guidi al momento non risulta essere indagata, ma (dice lei) addirittura “parte lesa”, è proprio per il contenuto determinante di quella telefonata, per quella sfuriata fra lei e il compagno dove si rinfacciano tutto a vicenda. E lo fanno parlando proprio dei fatti oggetto di indagine. Quel colloquio è il più importante di tutti quelli resi pubblici finora (chissà quante altre telefonate private sono state intercettate fra i due, per essere poi cestinate) per definire la posizione giudiziaria dei due fidanzati. Perché lo sfogo personale si alterna ai fatti di rilevanza pubblica che ognuno dei due si rinfaccia. Non c’è altra telefonata in cui questo avvenga. Ma qui la Guidi elenca tutti gli episodi in cui ha cercato di sbloccare i favori che Gemelli le chiedeva in continuazione. Quell’elenco rischiava di essere un atto di accusa nei confronti del ministro, che ovviamente non dovrebbe piegare a interessi familiari più o meno diretti la sua responsabilità istituzionale. Ma Gemelli replica con rabbia che in realtà lei non è riuscita in tutto quel tempo a fare nemmeno uno dei favori che lui le aveva chiesto. E’ un elemento essenziale, perché – se vero e provato- direbbe che nessun abuso del suo ufficio è stato commesso dal ministro in carica. La Guidi per altro replica che lei aveva provato a risolvere quei casi, ma non ci è riuscita. Anche questa risposta aiuta a configurare la posizione dell’ex ministro come parte lesa. Vero che il comportamento istituzionale non è stato da manuale (quei favori la Guidi avrebbe tentato di farli). Ma il complesso di quella telefonata, e fra gli atti contenuti nella ordinanza solo di quella telefonata considerata da Renzi & c inutile gossip, mette in risalto la fragilità sentimentale di una donna sottoposta con violenza almeno verbale alle pressioni (e ricatti sentimentali) del suo compagno. Ne descrive- se i fatti su cui si sta ancora indagando non dovessero dimostrare il contrario- la parte della vittima. Non c’è telefonata più importante per la sua difesa che quella sulla “sguattera del Guatemala”. E i pm avrebbero dovuto distruggerla per rispetto della privacy, iscrivendola allora nel registro degli indagati come avrebbero imposto di fare le altre telefonate intercettate (a partire da quella sull’emendamento Tempa Rossa)? Non ricordo altro caso in cui il gossip sia stato più rilevante per una inchiesta giudiziaria… Continua a leggere su L'imbeccata di Franco Bechis