Prima del ’68 l’onorevole andava in tram, non in auto blu

Franco Bechis

Mentre facevo l’inchiesta sui vitalizi d’oro della storia della Repubblica, mi è capitato in mnao il bilancio interno della Camera dei deputati del 1967. E’ un anno chiave, e non solo perchè quello successivo sarebbe stato il 1968, con la grande rivoluzione dei costumi. Ma perchè quella fantasia al potere nella società civile ha prodotto tutt’altro a palazzo: sono nati i vitalizi e gran parte dei privilegi dei deputati. Nel bilancio 1967 invece salta all’occhio una voce poi sparita: “canone all’Atac per la libera circolazione degli Onorevoli deputati sulla rete autoferrotramviaria di Roma”. I deputati si spostavano in bus e in tram, non in auto blu. E spendvano 13,2 milioni di lire l’anno…Per vedere un alto esponente delle istituzioni in tram sono passati 50 anni e c’è voluto lo show di Sergio Mattarella a Firenze, che però viaggiava su tram blu, accompagnato dalle scorte e dalle auto civetta. Ma ci sono altre cose in quel bilancio che la raccontano lunga. Prima cosa: si rimborsavano le spese di soggiorno solo ai deputati che non erano residenti a Roma prima delle elezioni. Sembra una banalità, ma oggi pure quelli prendono 3.500 euro al mese. Secondo: si rimborsavano spese in vagone letto o aereo esclusivamente per raggiungere Roma dalla propria residenza. Tutti gli altri spostamenti e voli dovevano essere pagati di tasca propria dai parlamentari. Oggi viaggiano tutti con qualsiasi mezzo gratis in Italia. Terzo:la Camera spendeva in tutto 15 miliardi di lire dell’epoca. Valgono 145 milioni di euro di oggi. Ma oggi la Camera costa un miliardo e 37 milioni di euro, nove volte tanto. Quarto: per indennità e rimborsi ai deputati si spendevano nel 1967 6,1 miliardi di lire. Valgono 60 milioni di euro di oggi. Ma oggi, dopo tanti anni di tagli ai costi della politica, per quella voce si spendono 145 milioni di euro… Continua a leggere su L'imbeccata di Franco Bechis