Silvio l’ha salvato sull’Italicum, Renzi ha promesso di salvare lui
La domanda è sorta spontanea durante la riunione del gruppo di senatori di Forza Italia che ha deciso di salvare Matteo Renzi sull’Italicum rendendo nulla l’opposizione della minoranza Pd. “Scusa, Paolo”, hanno chiesto al loro capogruppo Paolo Romani, “ma in cambio che ne avremo?”. Un po’ di sconcerto era comprensibile: al gruppo veniva chiesto di votare anche parti dell’Italicum che avevano poche ore prima apertamente avversato con interventi pubblici durante la discussione generale in aula. Non pochi ad esempio avevano spiegato che il premio al singolo partito non sarebbe passato, insistendo sul premio alle coalizioni. E infatti dopo essere stati costretti alla giravolta, nessun senatore di Forza Italia ha espresso una dichiarazione di voto per spiegare la strana conversione. Si sono vergognati.Ma è nell’elenco delle risposte che Romani e i vertici del gruppo hanno dato agli altri che è arrivata la sorpresa. Certo, si è parlato del ruolo che Forza Italia avrebbe avuto nella scelta sul Quirinale: “Renzi deciderà con noi e non con la minoranza Pd”, hanno assicurato. Ma nell’elenco davvero non lunghissimo dei do ut des, è spuntato all’improvviso anche “il dereto fiscale, che il presidente del Consiglio ha assicurato che varerà fra due o tre settimane lasciando la sostanza del testo immutata”. Quindi nessun colpo di spugna sulla salva-Silvio. Questo almeno nelle promesse elencate. Ma non pochi azzurri hanno sorriso: le promesse di Renzi spesso si sono rivelate “da marinaio”. E dopo il voto sull’Italicum ogni arma di trattativa di Forza Italia è ormai spuntata. O lui mantiene, o non ci sarà difesa alcuna nei confronti del classico uccello padulo… Continua a leggere su L'imbeccata di Franco Bechis