I clandestini del Pinar sbarcano in Sicilia
La decisione del nostro governo è arrivata ieri sera: lasciar sbarcare gli immigrati del cargo turco Pinar sulle coste italiane. La querelle durava da giorni, da quando il comandante del cargo aveva raccolto in mare circa 140 naufraghi alla deriva su un barcone. Poi però, Malta e l'Italia avevano iniziato un braccio di ferro diplomatico su chi dovesse "farsi carico" dei disperati. Per giorni, la Pinar è rimasta ferma al largo senza poter attraccare da nessuna parte. Fino a stamattina, quando una motonave della Guardia di finanza ha trasportato a Porto Empedocle una prima ventina di clandestini. Altri 90 sono arrivati successivamente a bordo della nave Danaide dellaMarina militare. I restanti 20 erano già stati portanti domenica aLampedusa, dove è stato sbarcato anche il cadavere della donna mortadurante la traversata. Maroni: intervento dell'Ue - Il ministro Roberto Maroni ha detto che chiederà alla Commissione europea«un intervento definitivo» sulla questione. L'intervento comunitario,secondo il responsabile del Viminale, dovrà servire «ad accertare leresponsabilità e a costringere ciascuno a fare quello che deve, cioèintervenire nelle aree di sua competenza. Noi abbiamo accolto questepersone ovviamente per motivi umanitari perché la situazione sulla navesi stava facendo complicata. Contestiamo a Malta il mancatointervento». A questo proposito il ministro sta preparando un dossierche manderà martedì alla Commissione. Frattini porrà poi la questionela settimana prossima al tavolo del Consiglio europeo dei ministridegli Esteri. «Finora l’Italia è intervenuta anche nelle acque dicompetenza di Malta per ragioni umanitarie - ha detto -. Da questo casoin avanti chiediamo alla Commissione europea di intervenire perristabilire le regole, accertare le responsabilità e evitare che infuturo succedano ancora cose di questo tipo». Secondo Maroni il casodel Pinar non indica però un cambiamento di linea del governo. Malta: «Disguido tra amici» -E di semplice «disguido tra amici» ha invece parlato il ministro degli Esteri maltese Tonio Borg. «Malta èsoddisfatta - afferma - della decisione italiana di accettare gliimmigrati in questione. Non mi sento di dire che Malta ha vinto in questavicenda, ma nel disguido sviluppato tra amici, nasce la voglia dicontinuare a discutere e di trovare soluzioni comuni per evitareincidenti come questi. Penso che la decisione dell'Italia di accettare gli immigrati è stata buona, visto che lasituazione è degenerata in una crisi umanitaria». Gli sviluppi politicidi questa vicenda saranno discussi in un incontro a La Valletta tra ilministro degli Esteri Tonio Borg e l'ambasciatore italiano a MaltaPaolo Trabalza. Il primo ministro Lawrence Gonzi informerà anche il suoConsiglio dei ministri sugli sviluppi di domenica sera dopo latelefonata del premier Berlusconi che ha dato una svolta al drammadegli immigrati sul Pinar. La missione diplomatica maltese presso laCommissione Ue a Bruxelles sta preparando un dossier sulla vicenda perspiegare ai partner europei le ragioni della chiusura del governomaltese sulla vicenda. Ma Malta non prende molto bene le parole del ministro Maroni, che l'ha accusata di "irresponsabilità" in merito allavicenda della nave Pinar. Lo ha sottolineato il ministro degli Esterimaltese Tonio Borg in un'intervista alla televisione araba Al Jazira.''Malta - ha osservato Borg - ha sempre rispettato i suoi obblighiinternazionali. Non e' giusto che dopo molti anni la procedura diaccettazione degli immigrati soccorsi in mare viene rivista all'improvviso e si mette in ballo un altro stato (Malta, appunto, ndr) chee' tre volte piu' lontano da Lampedusa'' rispetto al luogo dove sonostati soccorsi gli immigrati.