Oggi rischio guerriglia a Roma
La quiete dopo la tempesta. Certo, era difficile ripetere la giornata del «facciamoli impazzire tutti», dei presidi in 70 città, dell’occupazione di due autostrade, dei belati alle forze dell’ordini e degli incidenti a catena, e così i manifestanti No Tav (che poi ricomprendono un blocco assai eterogeneo che va dagli studenti fino agli antagonisti) si sono presi 24 ore di riposo. Il bollettino di questo «tranquillo» venerdì non va oltre l’occupazione di qualche stazione ferroviaria (vedi Rogoredo a Milano), ma senza neanche particolari disagi ai viaggiatori, un corteo a Pescara, con centinaia di persone che hanno sfilato pacificamente lungo la principale strada pedonale del centro spiegando le ragioni della protesta, e l’occupazione di una scuola, il liceo artistico Statale di Brera, in via Hajech, sempre nel capoluogo lombardo. Dice, ma che c’azzecca il liceo artistico con la Tav? C’azzecca, e questa è un’altra delle peculiarità di questa protesta che sta diventando sempre di più il simbolo di tutte le cose che si vorrebbe andassero diversamente. Leggi l'articolo: No Tav contro la sinistra Occupata la "Repubblica" Continuerà così? Sicuramente sulla «pacificazione» hanno influito positivamente le buone notizie che arrivavano su Luca Abbà, il leader No Tav rimasto folgorato lunedì su un traliccio dell’alta tensione, dichiarato fuori pericolo, e l’attesa per il tavolo del governo. Ma per oggi c’è molta preoccupazione. Oggi è prevista una mobilitazione nazionale che avrà il suo momento clou a Roma, ma che vedrà presidi e iniziative in molte altre città italiane. Ancora una volta tra i manifestanti ci sarà di tutto. Attivisti No Tav, certo, ma anche studenti, esponenti dei centri sociali, antagonisti ecc ecc. che partiranno da piazzale Tiburtino per raggiungere Porta Maggiore. Senza contare che nello stesso nella Capitale scenderanno in piazza i lavoratori del settore edile e «La Destra». «Al corteo contiamo l’adesione di migliaia di persone. È importante far sentire la nostra voce di sostegno e solidarietà ai No Tav proprio in questo momento», spiegano gli organizzatori. Le ultime dicono che ci saranno pure «I blocchi precari metropolitani» e «I movimenti di lotta per diritto all’abitare», della galassia antagonista romana. Del resto anche negli scorsi giorni la Capitale era stata attraversata da blitz e cortei, ma secondo chi ci sta lavorando quello odierno è il momento «cruciale della protesta in sostegno agli attivisti che lottano contro l’Alta Velocità in Val di Susa». Insomma ci sarà da mantenere la calma e prestare grande attenzione. Proprio quella che non ha usato l’ex portavoce del movimento no global, Vittorio Agnoletto, nel rievocare gli incidenti di Genova 2001: «L'assetto da guerra della polizia in Val Susa ci ha ricordato comportamenti che non avremmo mai più voluto rivedere, come il G8 di Genova. La violenza da stigmatizzare è quella delle forze dell'ordine, non quella di una popolazione che scende in piazza contro un'opera inutile». Con queste premesse, c’è poco da stare sereni. T. Des.