Alleanza Nazionale si scioglie

Silvia Tironi

"Il simbolo di Alleanza nazionale non si spegne ma transita in una fondazione che dovrete benedire con il voto e che sarà chiamata ad operare nello spirito indicato all'articolo 1 dello statuto". Così il leader di Allenaza Nazionale Ignazio La Russa ha dato il via ai lavori del congresso del suo partito, che porteranno allo scioglimento dello stesso e chiuderà dunque il percorso della destra cominciato a Fiuggi. Nel prossimoweekend An si fonderà infatti con Forza Italia nel PdL. Questo "non è una fine, è un nuovo inizio", ha quindi sottolineato La Ruissa, spiegando che "nascerà un partitomultiidentitario, che per noi è il Partito degli italiani a lungoatteso. "An entra nel nuovo Popolo della libertà senza complessi diinferiorità", ha ribadito, "con Forza Italia non siamo fidanzati, ma gemelli. Per noi quella di oggi è una festa - ha detto ancora LaRussa - anche perchè è la prima volta nella storia politica italianache dall'unione di due partiti, la somma che ne deriva è superiore aquella dei due addendi". Una scelta, questa, chederiva anche dalla mossa di Walter Veltroni prima del voto. "Rendo merito aVeltroni di avere lanciato la sfida per la semplificazione del quadropolitico", ha quindi aggiunto, "ma il processo della sinistra è stato dettato dauno stato di necessità, altrimenti non poteva competere dopol'insuccesso del governo Prodi, noi non abbiamo problemi dileadership di ordine culturale". Quanto all'identità del partito, assicura La Russa, "non sarà cancellata. Rispetto alle scelte diFiuggi oggi è tutta un’altra vicenda. Allora, nel'95, consegnammo alla storia la nostra storia mentre oggi non ci toccaesaminare la nostra identità, abbiamo la consapevolezza di portare nelnuovo partito tutti i nostri valori, la nostra storia, i nostri uominie le nostre donne. Oggi possiamo dire che andiamo a creare insieme a Fiun soggetto politico, che per noi è il partito degli italiani a lungoatteso, che avrà un destino elettorale ampio, oltre il 40% e che perciònon può essere monoidentitario. Il Pdl sarà un partito di regole all’interno di una forte cornice valoriale, un partito incui ci saranno prima dibattito e confronto, quindi un momentodecisionale, che guai se non ci fosse". Ma l'identità del partito non si perderà: "All'interno del Pdl i militanti di An resteranno sempre la destra. Perché il nuovopartito dovrà avere più destra possibile. Da qui a qualche anno non cisarà bisogno in Italia di dire di essere di centrodestra, ma, contermine europeo, di dire che il Pdl è la destra italiana, forte dellanostra storia e della nostra militanza". E non è neppure mancato un omaggio alle scelte, anche recenti, di Gianfranco Fini: "Un uomo di destra, quando ricopre unruolo istituzionale, lo fa senza compromessi. Quando indossa la casaccadi presidente della Camera Fini non lo dimentica: ha il dovere disvolgere il suo ruolo in modo impeccabile. Anche quando vorrebbecambiare le regole che ci sono, e che sono un pò lente, ha il dovere didire che tutto va fatto senza salti in avanti. Ti dobbiamo un grazieper il tuo coraggio" L'apertura dei lavori, che è stata affidata al discorso del reggente del partito, è statapreceduta da una esibizione di Enrico Ruggeri, che ha cantato 'Si può dare di più' accompagnato da un coro di diciottoragazzi e ragazze.