Cinque condanne per il crollo
Cinque condanne ed una sola assoluzione: sono le sentenza arrivate dal processo in Corte d’appello per il crollo della scuola “Iovine” a San Giuliano, in provincia di Campobasso, avvenuta il 30 ottobre del 2003, quando la struttura crollò in seguito ad un terremoto. Morirono 27 scolari e la loro maestra. In primo grado era stati assolti tutti gli imputati. Le condanne vanno da un minimo di due anni e undici mesi a un massimo di sei anni e dieci mesi. La pubblica accusa aveva invece chiesto condanne con pene variabili che andavano dai tre ai sette anni. Alla lettura della sentenza i genitori delle vittime sono si sono abbracciati commossi e hanno pianto. Alcuni hanno battuto le mani. Queste le condanne: sei anni e dieci mesi di reclusione per l'impiegato comunale Mario Marinaro - responsabile della pratica per la sopraelevazione della scuola - e Giuseppe La Serra, progettista e direttore dei lavori; cinque anni agli imprenditori Carmine Abiuso e Giovanni Martino; due anni e 11 mesi all’allora sindaco Antonio Borrelli, che nel crollo perse una figlia. Per il costruttore dell'edificio, Giuseppe Uliano, è stata confermata l'assoluzione di primo grado. Le condanne sotto i tre anni beneficiano dell'indulto.