La rivolta di Chiaiano

Silvia Tironi

Comitati civili e centri sociali scendono in strada contro l'apertura della discarica di Chaiaino, nei pressi di Napoli. Che, divenuta operativa nella notte, è finita immediatamente nell'occhio del ciclone. Dopo che oltre 200 tonnellate di rifiuti sono state sversate da una decina dicamion nel sito, numerose sono state le proteste contro l'apertura della struttura. Prima si sono fatti sentire i comitaticivici che si oppongono all'apertura dell'impianto, i quali si sono mobilitati sin dalle prime ore del mattino per un'assemblea all'aperto da tenere alla rotondaTitanic,crocevia delle proteste degli ultimi mesi.: "Non ci arrenderemo", si legge in una nota, e lanciano un appello a tutti i napoletani "a venire a Chiaiano in queste ore". L'invito è stato accolto immediatamente dai centri sociali: un corteo formato da circa 400 persone si è mosso dalla rotonda Titanic, luogo simbolo dellaprotesta dei cittadini anti discarica. Nonostante che al termine dell'assemblea tenutasi in piazza fosse stato deciso di scendere in strada venerdì prossimo per protestare contro la discarica inaugurata ieri notte, un corteo formatosi 'spontaneamentè, si è mosso per raggiungere Chiaiano. Alla manifestazione stanno prendendo parte circa 400 persone appartenenti ai vari centri sociali tra i quali 'Insurgencià, comitati anti discarica e cittadini di Chiaiano e Marano. E al grido di "la cava di Chiaiano non si tocca" oltre cento manifestanti si sta recando presso la sede del Comune dove è in corso una giunta straordinaria, presieduta dal sindaco Perrotta. Il corteo sta causando disagi alla circolazione e alcuni manifestanti hanno rovesciato, lungo la strada, i cassonetti dei rifiuti ed esplodendo fumogeni. Notevoli i disagi alla circolazione: completamente paralizzato il traffico lungo corso Europa. In mattinata si è svolto un altro corteo di protesta.