Via da casa per disegni osè
Hanno strappato un ragazzino alla famiglia sostenedo che abusasse della sorellina, perché sotto il banco di lei avevano trovato un disegno osè. Ora due psicologi e un'assistente sociale sono indagati dalla procura di Milano. Nel corso delle indagini saltò fuori che il disegno non era stato fatto dalla bambina, come avevano detto invece la preside e la maestra (indagate per false dichiarazioni al pm). Il pm Marco Ghezzi dice che c'è stata una conseguenza psicologica sul ragazzino, e se la causa è stata proprio la violenza dell'allontanamento da casa. La Procura ha formulato una inusuale ipotesi di reato (lesioni colpose ai danni del bambino). L'indicazione colposa del reato suggerisce la convinzione dell'accusa che le psicologi e assistenti sociali non volessero creare danni, ma che abbiano involontariamente fatto soffrire bambino. Alla base della contestazione delle "lesioni" infatti, c'è una perizia che ravvisa nel bambino un disturbo post traumatico da stress collegato, come nesso di causa-effetto, alle modalità di separazione dalla famiglia allorchè fu eseguito il provvedimento d'urgenza del Tribunale dei Minorenni.