Gli ex amici Pac contro Battisti

Albina Perri

Gli ex amici di Cesare Battisti non ci stanno. Non solo lui è scappato e li ha lasciati in Italia nella melma, trent'anni fa, ma ieri li ha pure ritirati in ballo, accusandoli di tutto e salvando se stesso. «Per i drammatici fatti che ci videro coinvolti 30 anni fa venimmo condannati e abbiamo pagato, non barattando la nostra libertà con quella degli altri. Troviamo infamante che Cesare Battisti ci qualifichi come collaboratori di giustizia o pentiti», dichiarano gli ex Pac (Proletari armati per il comunismo) Sebastiano Masala e Giuseppe Memeo, insieme con la moglie di Gabriele Grimaldi (morto nel 2006), Pia Ferrari. La dichiarazione non è sottoscritta da Sante Fatone, che diventò collaboratore di giustizia. «Pensiamo che l'atteggiamento complessivo di Cesare Battisti non aiuti, a distanza di anni, il dibattito per il superamento di quella tragica storia che tanti lutti e sofferenze ha provocato», dicono ancora. «Il silenzio più delle parole  si addice per il rispetto delle vittime e per chi non ha mai smesso di soffrire».