Garlasco, Chiara non vide mai
Alle 10.05 del 13 agosto 2007 sul pc di Alberto Stasi 'andava in onda' un filmato porno. È quanto emerso nella relazione di 88 pagine firmate dal Ris di Parma sul contenuto dell'hard disk dell'ex studente modello, indagato per omicidio e detenzione di immagini pedopornografiche. Sempre secondo il rapporto, Chiara Poggi non ha mai visto le foto o le immagini su computer del fidanzato e la visione del filmato la mattina dell'omicidio non può essere considerato un movente. La nuova rivelazione non vale a Stasi un alibi: "L'analisi corrente evidenzia l'assenza di attività dalle 10.37 alle 11.57 del 13 agosto", si leggenell'incarico conferito dalla Procura al capitano Aldo Mattei e all'appuntato scelto Saverio Paolino. Secondo il medico legale la 26enne fu uccisa tra le 11 e le 11.30, quindi l'unico indagato avrebbe avuto tutto il tempo di raggiungere via Pascoli e compiere il delitto. Quella mattina il computer di Alberto è stato acceso alle 9.36, un minuto dopo il 24enne si accredita, poi alle 9.57 apre un programma spartano usato per piccole modifiche delle immagini. Pochi minuti dopo guarda un'immagine: "un'anteprima - si sottolinea nella relazione del Ris - creata dal programma 'Windows Media Player' riferita, in questo caso, a un filmato dai contenuti pornografici". Alle 10.17 viene registrata sulla cronologia di Internet Explorer l'apertura o la chiusura del file della tesi, si sottolinea nella relazione tecnica. Durante la mattinata, secondo gli esperti, non sono stati apportati cambiamenti al file, in quanto non esistono file temporanei che identificano la digitazione dinuove parti di testo con relativo salvataggio. L'ipotesi che siano stati rimossi definitivamente appare irreale, in caso contrario significa che il documento è stato chiuso correttamente e che Alberto "abbia smesso di lavorare al file 'core preventivo.doc' alle 10.17.36". Durante le indagini, sia sul computer portatile che sull'hard disk esterno, sono state individuati fotografie e filmati, di manifesto contenuto pedopornografico. I filmati sono stati scaricati e messi in condivisione su Internet tramite il programma di condivisione dei file 'eMule'. File video memorizzati sui supporti sequestrati successivamente al 22 ottobre 2006, data in cui è stato installato 'eMule'. Inoltre, secondo i Ris la presenza delle copie dei film sull'hard disk esterno, evidenzia la volontà dell'utente di archiviare detto materiale per poterne usufruire in momenti successivi. Immagini che Chiara non guardò la sera prima di morire. Quel 12 agosto Alberto lavorò per l'intero pomeriggio alla tesi, in serata fece una pausa per mangiare una pizza e rilassarsi con Chiara. Tra il 12 e il 13 agosto, dalle 23.34 alle 9.37 l'analisi corrente evidenzia l'assenza di attività, spiegano gli esperti. La mattina del 13 agosto è nota e per l'accusa il computer non salva Alberto.