Volevano colpire Milano

Silvia Tironi

 Progettavano attentati contro obiettivi civili e militari a Milano. Perquesto due marocchini, Rachid Ilhami, 31 anni, uno dei predicatori delcentro culturale 'Pace' di Macherio, e Gafir Abdelkader, 42 anni, sonostati arrestati dagli uomini della Digos nel capoluogo lombardo, aseguito dell'emissione di due ordinanze di custodia cautelare emessedalla Procura della Repubblica di Milano (gip Silvana Petromer). Gliarresti sono stati eseguiti dalla sezione Antiterrorismo della Questuranell'hinterland milanese: sono accusati di terrorismo internazionale(articolo 270 bis del Codice Penale). Residenti in Italia già daqualche anno, mentre preparavano gli attentati proseguivano l'attivitàdi proselitismo per convincere altri soggetti a prendere parteall'azione. In particolare Ilhami indottrinava il figlio di appena dueanni sollecitandolo a riconoscere l'immagine di Osama Bin Laden e achiamarlo 'zio Osama'. Il proselitismo era tale che un altro figlio,ancora più piccolo, era stato chiamato, appunto, Osama. Tra gli obiettivi degli attentati, come si evince dalle intercettazionitelefoniche, c'erano il supermercato Esselunga di Seregno,i parcheggidi un locale notturno adiacente, la caserma dei carabinieri di Giussanoe l'Ufficio immigrazione della Questura. Durante l'operazione sono state effettuate anche diverse perquisizioni, sia personali che domiciliari. Le perquisizioni hanno riguardato altre persone risultate, a vario titolo, in contatto con i destinatari dei provvedimenti restrittivi. Anche il centro culturale 'Pacè di Macherio è stato perquisito. Gli indagati, complessivamente una decina, nelle loro conversazionirivendicavano la propria appartenenza ad Al Qaeda. Inizialmenteintenzionati adi utilizzare un camion di esplosivo per realizzare illoro scopo, avrebbero ripiegato su alcune bombole ad ossigeno; per illoro utilizzo hanno consultato vari siti internet. Secondo quanto emerso nell'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore di Milano Nicola Piacente, Rachid Ilhami e Gafir Abdelkader non facevano parte diun gruppo specifico eversivo, ma erano costantemente aggiornati su tutti i proclami che venivano emessi, in particolare quelli 'firmati' da Osama Bin Laden. La struttura come le attività che venivano condotte, spiegano negli ambienti giudiziari, sono tuttora "sane" ed è per questo che il centro non è stato sequestrato. Ma una volta terminata l'attività ufficiale, nel deposito, soprattutto la sera, sitenevano incontri ristretti a tre o quattro persone, che davano piena adesione alla logica jiadhista. Alla fine dell'estate scorsa però, i due arrestati si erano accorti di una cimice all'interno del centro. Eper questo progettavano di lasciare il paese. Gli inquirenti, però intercettavano le loro utenze e ascoltavano i loro colloqui all'interno dell'auto di Rachid. Ed è proprio all'interno di questa che i due arrestati parlavano degli obiettivi. I due uomini potevano colpire: stando a quanto emerge dall'inchiesta, infatti, in particolare Rachid aveva disponibiltà economiche che gli provenivano dalla vendita di una casa e dal fatto di occuparsi del cosiddetto prestito islamico. "Gli arresti dei due attentatori islamici sono davvero preoccupanti", ha sottolineato Gabriella Carlucci, parlamentare del PdL, che ha voluto fare un "plauso alle forze dell'ordine per questa ennesima brillante operazione. Non dobbiamo per alcun motivo abbassare la guardia nei confronti del pericolo islamico presente nel nostro Paese. Occorre verificare i collegamenti dei due potenziali attentatori con il tessuto sociale e produttivo milanese e intervenireprontamente con estrema durezza per estirpare alla radice eventuali e potenziali pericoli. Se necessario bisogna chiudere immediatamente moschee e luoghi di culto a qualunque titolo coinvolti.Da tempo segnaliamo la presenza sul territorio nazionale di strutture fondamentaliste e luoghi di culto islamici che si contraddistinguono per una feroce propaganda antioccidentale ed anti italiana. La notiziadi oggi ripropone drammaticamente l'emergenza terrorismo islamico in Italia. Bisogna bonificare tutto ilterritorio italiano da fondamentalisti e potenziali attentatori".