Semaforo verde dai privati per il comodato d'uso delle aree Expo
Anche se solo dopo interminabili mesi di contatti e trattative e a solo sei giorni dall’esame finale del Bie per la registrazione del dossier dell’Expo 2015, alla fine è arrivato il via libera da parte dei proprietari alla proposta di comodato d’uso per le aree Expo. A quanto si apprende, oggi anche i privati del Gruppo Cabassi avrebbero posto le stesse condizioni di Fondazione Fiera e consegnato la documentazione relativa all'accordo. "La delibera è stata decisa all’unanimità. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questa iniziativa che porterà alla messa a disposizione delle aree e darà la possibilità al commissario Letizia Moratti di avere a disposizione le aree di Fiera Milano il 19 al Bie", ha affermato il presidente di Fondazione Fiera Giampiero Cantoni al termine dell’incontro del consiglio generale odierno. Unica soluzione - La strada del comodato d'uso era stata caldeggiata a più riprese dal primo cittadino di Milano Letizia Moratti e dal presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà. Era stato proprio quest'ultimo a ribadire tale posizione nell'odierna seduta del Consiglio Regionale. "L'accordo con i privati sul comodato d’uso è l'unica soluzione percorribile per l’Ente. L'intesa prevede, infatti, sia una congrua compensazione per i soggetti privati, sia un innegabile vantaggio per i cittadini della "Grande Milano". Siamo contrari, invece, all’acquisto delle aree innanzitutto perché non siamo dotati delle risorse necessarie a sostenere quest’ipotesi". Formigoni incassa - L'appoggio alla Moratti è stato rinnovato anche dal Governatore della Lombardia, Roberto Formigoni. "Restiamo convinti che la migliore soluzione fosse quella dell'acquisto delle aree tramite la Newco, ma abbiamo ritenuto, in un'ottica di leale collaborazione, di garantire il nostro supporto alla sua azione per una soluzione di accordo con i privati. Supporto che confermo anche oggi". Accordi - Con il comodato d'uso, i terreni saranno a disposizione dello Stato con decorrenza immediata e sino al diciottesimo mese successivo all'evento, in previsione della cessione della proprietà delle aree sulle quali verranno localizzate le opere di interesse pubblico e generale